29 febbraio 2020

Memorie di un Assassino

Andiamo al Cinema

Sì, faccio parte di quelli che per Parasite non hanno gridato al capolavoro.
E mi sento in colpa.
Non perché l'Academy ha sempre ragione e la maggioranza pure, ma perché nella serata in cui l'ho visto la stanchezza ha avuto il suo peso, e ha influenzato la mia attenzione, le mie emozioni che si sono riprese in tempo per quel finale doppiamente amaro.
Con Bong Joon-ho dovevo far pace, lui che a mia sorpresa conosco meglio di altri registi sudcoreani.
Sì, io che il cinema orientale da sempre lo temo, da cui da sempre mi tengo a distanza, avevo già visto buona parte della sua filmografia, dal The Host apocalittico, ai più internazionali Snowpiercer e Okja.
Mancava all'appello giusto questo Memorie di un assassino, datato 2003, che la nostra programmazione ha rispolverato all'indomani dello sbanca-Oscar di Parasite.
E non resta che ringraziarla questa programmazione.
Perché porta a conoscere un giallo che non è propriamente e solamente un giallo, perché mostra un occhio già formato, un linguaggio già capace di conquistare oltre i confini e di parlare di quei confini.

28 febbraio 2020

Il Lago delle Oche Selvatiche

Andiamo al Cinema

Oggi si parla di un film cinese.
Fermi tutti!
Dove scappate!
E che è sta paura?
Paura di essere contagiati?
O paura di quel cinema orientale che sì, faceva paura anche a me?
Perché in entrambi i casi, in questo caso, sono infondate.
Certo, la Cina che ci mostra Diao Yinan non è certo una Cina invitante, o da cartolina, anzi.
È una Cina sporca, fatta di negoziacci e ristorantini e catapecchie, di case diroccate, di brutti affari, brutti ceffi.
Di mafia e di prostituzione.
Di furti e di vendette.

27 febbraio 2020

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 27 Febbraio

Avrà senso questo post?
Usciranno davvero questi film?
Qualcuno li andrà a vedere?
I cinema nel Nord riapriranno o la gente non si presenterà in sala per paura del Corona Virus?
Diciamo che, con le uscite di Verdone e il Ligabue di Germano rimandate a data da destinarsi, di titoli di richiamo ce ne sono gran pochi.

Doppio Sospetto
Una villetta a schiera, due case speculari, due famiglie speculari. Ma quando a una madre morirà il figlio, farà di tutto per insinuarsi nella quotidianità dei vicini. Alzando sospetti.
Thriller casalingo e francese, perfetto per questo periodo di quarantena.
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La Gomera - L'isola dei fischi
Noir dalla Romania, in cui un ispettore cerca di imparare l'antica lingua dei fischi per comunicare in segreto e progettare la fuga di un boss mafioso.
Potrebbe essere la sorpresa della settimana.
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La Partita
Calcio e cinema non sono mai andati troppo d'accordo.
La parabola di un allenatore (Pannofino) sul filo del rasoio in un campionato minore a Roma non alzerà di certo l'asticella.
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26 febbraio 2020

Watchmen - La Serie

Mondo Serial

Dopo il fumetto, dopo il film, la serie.
La serie da cui tutto ha avuto inizio, almeno per me.
La serie ideata da quel Damon Lindelof capace di spingermi a questo recupero, ad entrare finalmente nel mondo di Watchmen.
E com'è questa serie?
Credo che il buon Cassidy sia riuscito a riassumere tutto con un'unica frase:
"Snyder ha dimostrato che del fumetto di Alan Moore e Dave Gibbons guardava solo le figure, mentre Lindelof... Beh, lui lo ha letto e lasciatemi aggiungere che, forse, lo ha anche capito.".
Esatto.
L'ha letto, l'ha capito, ci ha dato un seguito che dalle stesse pagine sembra uscire.
Un seguito che ha un senso, è intelligente, è pazzesco, manda fuori di testa.
Un seguito che manda in visibilio per la cura estetica, per la potenza della scrittura.
Un seguito che tiene conto di essere un seguito, in tutto e per tutto.

25 febbraio 2020

Watchmen - Il Film

È già Ieri -2009-

Lo so, lo so.
Me lo avevano detto tutti: se hai letto il fumetto, lascia perdere il film.
Non te ne viene niente, anzi, dà pure suoi nervi.
Ma ci sono cascata.
Un po' per curiosità -come si fa, mi son detta, ad adattare un fumetto così corposo, con così tante parentesi e sottotesto?-, un po' per agevolare un giovine che la serie la voleva vedere, tempo per leggere il fumetto non ne aveva.
O diciamo pure che non avrei avuto la pazienza di aspettarlo, così, visto che il film lo aveva già visto nel lontano 2009, si è dato una rinfrescata e...
Mio dio, che nervi!
Il mio dogma "O il libro o il film" funziona per un motivo: se ho letto il libro, passerò a guardare il film dicendo "manca questo" "perché c'è quest'altro?" "ok, ora arriva questo, e poi manca ancora questo e questo e questo".
Insomma, uno spreco del mio tempo, soprattutto quando l'adattamento si fa pedissequo.

24 febbraio 2020

Il Lunedì Leggo - Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons

Ci sono lacune che bisogna ammettere.
Ci sono recuperi che vanno fatti.
Così, succede che una che da pochissimo legge i fumetti, si interessa de IL fumetto.
Succede che una che snobba i film sui supereroi, si interessa di un fumetto sui supereroi.
Tutta colpa di una serie TV.
Già.
O meglio, tutta colpa di un nome.
Damon Lindelof.
Colui che assieme al miglior J.J. Abrams ci fece conoscere i sopravvissuti del volo Oceanic 815, colui che ci fece emozionare con il 98% della popolazione rimasta sulla Terra in The Leftovers.
Ora -o meglio- lo scorso autunno, ha tentato un'impresa rischiosa ed eroica al tempo stesso: adattare, dare un seguito al fumetto di Watchmen.
E io, che di fumetti, di supereroi, non me ne intendo mi sono chiesta: che devo fare?
O meglio, l'ho chiesto a chi ne sa di più, e così sia il buon Cassidy che i ragazzi di Fanacea mi hanno risposto unanimi: "Leggiti IL fumetto!".
Un fumetto passato, entrato, che ha fatto la storia, un fumetto che è una storia incredibile.
E io, va da sé, li ho ascoltati.
In parte no, perché ho voluto vedere comunque quello che Zack Snyder ha voluto farci nel suo film, ma questa è una storia per domani.


Dicevo, li ho ascoltati, e visto che le librerie non collaboravano vendendo la copia italiana di questo corposo fumetto alla bellezza di 50 euro, ho optato per la più economica (21 euri) versione in inglese.
E la mia mente è entrata in un mondo pazzesco.
È entrata nell'America degli anni '80, quelli dell'escalation della guerra fredda, quelli in cui un attacco nucleare da parte dei russi era minaccia quotidiana, in cui i minuti alla mezzanotte sembravano esser rimasti davvero pochi.
È in questo mondo che non trovano più posto i vigilanti in maschera.
Erano tornati, dopo l'infelice parabola dei primi vigilanti negli anni '60 che si facevano chiamare Minutemen: questi sfoderavano cappucci, maniere dure, vincevano la guerra in Vietnam. Ma non poteva durare.
Non se uno di loro poteva fare la differenza, quello dalla pelle blu, dai poteri illimitati, un vero Dio.
Doctor Manhattan, nato suo malgrado dopo un incidente di laboratorio, capace di vivere in ogni tempo, in ogni istante.
Lui è la salvezza, la minaccia, la speranza e l'arma dell'America sotto scacco.
Poi i vigilanti hanno fatto un tentativo di tornare alla ribalta, ci ha pensato la generazione successiva, riprendendo ruoli e mezzi, uniti da quello che è probabilmente l'uomo più intelligente del pianeta. Ma sono subito stati messi al bando, non ci si fida di loro, della loro violenza, dei loro metodi poco ortodossi.
Who Watches the Watchmen?


Sono così diventati l'ombra di se stessi, marketing vivente, a disposizione del governo, cani sciolti.
Ma che succede se muore un comico a New York, se uno dopo l'altro questi nuovi e vecchi vigilanti vengono minacciati, attaccati?
Cosa o meglio chi, si nasconde dietro questo piano?
Detto così, Watchmen sembra un fumetto di investigazione, che si prende lunghe pause per presentarci i nuovi e i vecchi vigilanti, la loro storia.
In realtà, è molto di più.
È un mondo a sé, in cui anche un piccolo dettaglio del fondale può fare la differenza, in cui anche quei personaggi di fondo -un giornalaio, un giovane lettore, un protestante- hanno un senso, in cui alle vignette magnificamente disegnate da Gibbons vengono interposti estratti di giornale, perizie psichiatriche, stralci di biografie, ampliando e dando un nuovo senso al mondo in cui siamo.
Inutile cercare di spiegare altro, non ne sono in grado, c'hanno già provato -e ci sono riusciti con più successo- altri.


Io posso solo dire che ci si perde la testa, si segue, si ascolta, ci si immagina la voce roca, sporca di Rorschach, si intuisce la sua vera identità, lo si segue nelle sue indagini.
Si cercano di capire le metafore, le allusioni, di quel racconto piratesco che si inserisce nella narrazione.
Si va in visibilio di fronte alla storia di quell'uomo blu, della sua percezione del tempo, del suo essere consapevole del prima, del dopo, dell'adesso. In un capitolo che resta nel cuore, nella testa, da quanto è perfetto, per disegni, per parole.
Si resta a bocca aperta di fronte ad un finale non prevedibile, incredibile, tanto malvagio, quanto sensato. Intelligente nel suo fermare quell'orologio, fermare ogni minaccia con una sola minaccia, universale.
Lo ripeto, c'ho perso la testa con questo fumetto, capace di esaltare, di far riflettere, di far odiare e amare i suoi personaggi.
Ci voleva Damon Lindelof per farmelo recuperare, ci voleva lui per dargli un degno seguito, anche se questa è un'altra storia di cui si parlerà a breve.
Per ora, senza cercare di salire sul carro del vincitore con 30 anni di ritardo, non posso che dire quello che altri hanno detto a me: mettete da parte ritrosie e remore di ogni sorta, questo è IL fumetto che va letto.


22 febbraio 2020

Figli

Andiamo al Cinema

I figli invecchiano.
I figli svegliano nel cuore della notte, rendono schiavi e dipendenti, stravolgono la vita.
Ma allargano anche il cuore, dividono o rendono più unita una coppia, la mettono alla prova soprattutto.
Mattia Torre ha scritto tutto questo, un gran bene, in un testo prima e in un monologo diventato virale poi, dal quale ha voluto trarre un film.
Ma Mattia Torre a dirigere quel film non ce l'ha fatta, se l'è portato via un cancro, la scorsa estate.
E allora, gli amici di sempre, i colleghi, hanno finito il lavoro per lui.
Creando un film, una coppia, un'analisi, una descrizione perfetta di com'è essere genitori oggi, italiani oggi.

21 febbraio 2020

Nancy

Andiamo al Cinema (in ritardo)

Benvenuti a questa puntata di Catfish.
Vi presentiamo il caso di Nancy.
O Becca?
O Brooke?
Chi lo sa qual è la sua vera identità?
Di certo, sappiamo che è il caso perfetto per una donna complessata e solitaria.
Una madre opprimente a cui badare, un trauma passato dal quale non si è mai ripresa, una madre opprimente che sempre la riprende, un lavoro instabile, una madre opprimente che non la degna di un complimento, una vita grigia nella periferia della periferia d'America.
O già menzionato una madre opprimente?
Rendiamo più chiaro il soggetto: questa madre è interpretata da Ann Dowd.
E ho detto tutto, signori.

20 febbraio 2020

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 20 Febbraio

Tra adattamenti e sequel non richiesti che gridano trash, a spuntarla questa settimana al cinema potrebbero essere due piccoli film: uno francese, uno argentino.

Cats
Dopo il flop clamoroso in America, dopo le critiche per degli effetti speciali francamente rivoltanti, arriva anche in Italia il non richiesto adattamento del musical Cats.
Io, pur essendo una gattara DOC, me ne sto alla larga.
A meno che un'insana voglia di trash non subentri.
Trailer
La mia banda suona il pop
Ho detto trash?
Beh, eccolo qui in salsa italiana.
Vi basta il Trailer per decidere che farne.
Bad Boys For Life
Altro sequel non richiesto, per i nostalgici degli sparatutto anni 2000 e per chi ama il solito Will Smith spaccone.
Trailer
Il Richiamo della Foresta
Sì, un altro adattamento non richiesto.
Del famoso romanzo di Jack London, sulla sopravvivenza di un cane in Alaska.
Cast di un certo livello tra Harrison Ford, Dan Stevens, Karen Gillan e Omar Sy.
Film innocuo e per famiglie, ma niente di più.
Trailer
Cattive Acque
Todd Haynes abbandona i suoi paradisi femminili, per gettarsi su un biopic d'inchiesta, con un avvocato scrupoloso alle prese con acque contaminate in Cincinnati.
Mark Ruffalo c'è, ma ispira solo troppa seriosità.
Trailer
L'hotel degli amori smarriti
Un matrimonio finisce per adulterio, e lei si trasferisce nell'hotel di fronte al vecchio appartamento.
Un hotel molto particolare, dove il passato e i passati amori, vivono.
I cugini francesi promettono di trattare il tema con la solita leggerezza profonda: potrebbe riservare sorprese.
Trailer
Lontano lontano
Torna Gianni de Gregorio e racconta ancora una volta la terza età.
Quella delle pensioni che non bastano in Italia ma che possono permettere un nuova vita all'estero, in particolare alle Azzorre. Come andrà?
Trailer
Criminali come noi
Come la crisi economica dell'Argentina ha colpito i piccoli imprenditori, quelli che speravano di risollevarsi, avevano un sogno.
Commedia intelligente che potrebbe essere una sorpresa.
Trailer