A ridosso della consegna del Leone d'oro, arrivo con il mio Leone di Caffè.
Quest'anno sono arrivata a 50 film visti, con qualche crollo pomeridiano, qualche bisogno di spazio e silenzio.
Ma la qualità era così alta in questa edizione che è stato difficile far stare tutto quello che volevo e anche se si saltava il pranzo, essere in sala per il film giusto compensava.
Qualche delusione, ovviamente, c'è stata, qualche brutta visione pure. Ma di titoli indimenticabili, di film che porterò nel cuore e di proiezioni condivise tra applausi, lacrime e commozione, sono state di più e sono quelle che non dimenticherò.
Metto ordine qui, rimandando le riflessioni a premi ufficiali consegnati.
Chi andrà a sedersi al fianco de La moglie del poliziotto, The Look of Silence, Anomalisa, La La Land, Mektoub My Love, The Nightingale, Marriage Story, Nomadland, È Stata la Mano di Dio, Gli Spiriti dell'Isola, Poor Things e The Brutalist?
I BRUTTI
The Hand of Dante
Un film così brutto che potrebbe fare il giro e diventare scult, ma si ferma un attimo prima.
Indifendibile.
Kim Novak's Vertigo
Documentario su commissione per il Leone d'Oro alla carriera e nulla più.
The Sun Rises On Us All
Un dramma drammatico orientale che conferma la mia allergia al genere.
Girl
Un altro dramma drammatico orientale che conferma la mia allergia al genere.
Ammazzare Stanca
Il classico film italiano sulla mafia che sbaglia il cast e la gestione del tempo.
LE DELUSIONI
How To Shoot a Ghost
Kaufman si presenta con un cortometraggio che sembra quello di uno studente di cinema alle prime armi.
Scarlet
L'anime su cui puntavo che pur avendo immagini potenti, cade in una retorica di una banalità unica.
The Soufler
Piccolo film nel cuore di un hotel di Vienna di cui continua a sfuggirmi il senso.
The Wizard of the Kremlin
Una lezione di storia russa così didascalica e americana da annoiare come non mai.
Mother
Madre Teresa prima di essere una Santa era una persona fin troppo spigolosa.
Orphan
Altro film che fa solo dire: che pesantezza.
Chien 51
Poliziesco futuristico che poteva funzionare, ma non tutto torna a partire dalle scelte musicali e romantiche.
Il Rapimento di Arabella
La seconda prova di Cavalli delude perché vuole copiare la prima senza averne la sostanza.
Duse
La scelta più sbagliata che si potesse fare per interpretare la Divina?
Valeria Bruni Tedeschi.
Smashing Machine
Dwayne Johnson punta all'Oscar e magari ci arriverà, ma il film è il solito film fuori e dentro il ring.
Frankenstein
Atteso e caricato di aspettative, non ho apprezzato il Mostro né gli effetti speciali che sono sempre quelli.
Scusami Guillermo.
I CONVINCENTI
Daroon-e Amir
Piccola storia di emigrazione prima di emigrare.
La bellezza nella piccole cose, come pedalare.
Elisa
Un crime italiano molto italiano, ma alla fine capace di prendere.
Il Maestro
Un on the road italiano molto italiano, ma alla fine capace di prendere.
Rose of Nevada
Uno strano film sui loop temporali a cui ogni tanto ancora penso.
Vorrà dire qualcosa.
Father Mother Sister and Brother
Jim Jarmush in un film a episodi in cui si parla, si sta in silenzio, si cerca un punto sulla famiglia.
Nuestra Tierra
Documentario classico dalla parte giusta della Storia.
Komedie Elahi
Un film iraniano che sembra un film di Nanni Moretti sull'industria del cinema e la sua censura.
Vanilla
Un film messicano pieno di vita e di colore e di sorellanza.
La Valle dei Sorrisi
Un horror italiano che spaventa e funziona.
Come ti muovi, sbagli
La classica commedia di Gianni Di Gregorio che però alla fine diverte sempre.
Sotto le Nuvole
Gianfranco Rosi riprende Napoli e le sue contraddizioni con un bianco e nero splendido.
After the Hunt
Ho quasi fatto pace con Guadagnino che punta sul glamour e sulle questioni del #metoo anche se rischia sempre di calcare la mano.
I MIGLIORI 20
Sangre del Toro
Mi faccio perdonare da del Toro apprezzando un documentario sulla sua carriera e i suoi mostri.
L'Ultimo Anno di Scuola
Piccolo film adolescenziale magari un po' banale, ma capace di crescere a giorni di distanza per l'intimità che trasmette.
La Gioia
Strano e coraggioso film italiano su un amore sbagliato e che non può che finire male.
The Last of the Viking
Commedia nera e folle, con personaggi matti, ma matti davvero e un tesoro da recuperare.
Ghost Elephants
Documentario di Werner Herzog ancora una volta sull'ossessione e sull'oggetto dell'ossessione.
Dead Man's Wire
Gus Van Sant torna e lo fa con una storia vera di rivincita sociale.
Come non volergli bene?
Un Film Fatto Per Bene
Il folle film di un film mai realizzato di Franco Maresco.
Megadoc
Un documentario molto più bello del film su cui ci documenta.
Late Fame
Piccolo film newyorchese sulla scrittura e la fama e l'intimità.
No Other Choice
Cercare lavoro in modo alternativo, attraverso omicidi cruenti ma efficaci.
Jay Kelly
Commedia gigioneggiante più che mai, ma di una leggerezza a cui non si riesce a voler male.
La Grazia
Paolo Sorrentino più politico e più contenuto, ma con i soliti dialoghi precisissimi.
The House of Dynamite
Una Bigelow esplosiva che non molla mai.
L'étranger
La bellezza del bianco e nero, la bellezza di Benjamin Voisin, la bellezza di un film indolente.
Bugonia
Lanthimos-Stone+Plemmons questa volta fanno centro e fanno un gran colpo.
The Testament of Ann Lee
Un musical su una predicatrice quacchera a cui continuo a pensare.
Che musiche, che protagonista!
Broken English
Il miglior documentario ma anche un colpo di fulmine per il genere, che interroga e non vuole dimenticare, che commuove e lo fa con grazia.
100 Nights of Hero
Il vero colpo di fulmine della Mostra: indie, pop, femminista e fantasy.
Silent Friend
Un colpo al cuore in Concorso, difficile predirlo visto che si partiva da un film ungherese di due ore e mezza su tre botanici di tre epoche diverse. Invece incanta, con semplicità e umanità.
IL LEONE DI CAFFÈ
The Voice of Hind Rajab
Non poteva essere che il film che più ha colpito, a cui è impossibile smettere di pensare, un film politico, certo, ma come si dice necessario. Un film con una sua dignità e un lato tecnico chirurgico.
Non dimenticherò il lungo applauso di una proiezione stampa commossa, annichilita, né il bisogno di starsene soli, almeno un po', usciti dalla sala.
Il potere dei film, quelli giusti.
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