Quando i film si fanno ad episodi.
Lo si sperava, lo si prevedeva: dopo una prima parte di stagione a vedere un sogno che si infrange, che si avvera come il peggiore degli incubi, Olivia doveva tornare combattiva.
E combattiva la troviamo, armata fino ai denti.
Come risollevare una serie che si è incagliata, come mettere nuovo pepe nelle vite di Presidenti, First Lady e collaboratori?
Semplice, con una campagna elettorale!
Shonda prende spunto dalla realtà, e come già House of Cards va in simultanea con quanto sta accadendo negli Stati Uniti portando i suoi candidati che assomigliano davvero tanto -ma si spera non troppo- a quelli reali.
Un colpo di genio, Shonda si gioca la Trump Card (intesa come carta vincente, anche se, sì, sul candidato repubblicano si va giù pesanti), e vince tutto.
Già, perchè così Olivia torna combattiva, torna di rosso vestita e di rosso pronta a sporcarsi, nell'appoggiare quella moglie tradita che lei ha aiutato a ferire, nel risollevarsi e nel risollevarla in un'alleanza femminile che vede Mellie sempre più grande, sempre più idola.
Contro di lei, l'onesta e limpida Susan, per cui si tifa comunque, e quel trumpista di Doyle.
Contro, nello schieramento opposto, un candidato forgiato dagli intrighi di Cyrus, che nell'onestà, nella politica e nei valori di questo Vargas crede così tanto.
Di mezzo, ovviamente, un Comandante che ha ripreso il suo potere, ha ripreso con sé suo figlio, quel Jake dagli occhi di cucciolo di cui si scopre finalmente un passato doloroso, dolorosissimo.
E se meno spazio è dedicato ai casi singoli, ne guadagna la solidità della serie e della stagione, con Huck e Quinn messi momentaneamente in disparte per brillare in fragorosi ruggiti qua e là, se Marcus sgomita per trovare il suo posto che lo vuole sbiadita ombra nel gruppo, è Abbie ad avere la crescita migliore, il trattamento migliore.
Abbie che emerge e si fa valere, Abbie che non diventa un mostro, mantiene il suo cappello bianco.
Il finale, ad alto tasso di adrenalina, fa tremare all'idea di un addio, di uno sparo, ma riesce invece non solo a concludere degnamente una seconda parte tutta in salita, tutta da applaudire, ma anche ad aprire la strada a una stagione 6 fatta di una campagna elettorale per cui già si mettono i colpi in canna, e che andrà di pari passo alla realtà.
Shonda qui non ci delude, that's our girl!
Io sono fermo al midseason finale. Come ti dicevo, la serie alla Verissimo non mi entusiasmava. Oggi finisco Bates Motel - brivi e lacrimoni a sorpresa, nella penultima puntata - e magari recupero ;)
RispondiEliminaVedrai che Olivia torna in carreggiata.
EliminaBates Motel invece l'ho abbandonato alla prima stagione, e voglia di riprenderlo non ne ho: è così tanto migliorato?
Una stagione tra alti e bassi, però in effetti con gli ultimi episodi si è risaliti di livello.
RispondiEliminaPur con i suoi difetti, resta sempre una serie scandalosamente figa.
E oh yeah, Mellie rules!