31 agosto 2016

Venezia 73 - La La Land


Sorriso innamorato, occhi a cuoricino e quelle lacrimucce che continuano a fare capolino.
E' con queste sensazioni che si apre la 73esima edizione del Festival di Venezia, a suon di musica, a suon di jazz, e a passo di danza.
La La Land ha la forza dirompente di un musical d'altri tempi, non si può resistergli, come non si può resistere alla bellezza di Emma Stone, alla voce di Ryan Gosling e a quell'alchimia sincera che si crea tra loro.
Artefice di questa magia, Damien Chazelle, che dopo il successo di Whiplash torna sulla scena del delitto, e ci trasporta vorticosamente dentro la musica. Di nuovo.

Ma partiamo dall'inizio, da quell'incredibile scena iniziale in mezzo al traffico, con la macchina da presa che fa peripezie degne dei ballerini all'opera: siamo a Los Angeles, la città dei sognatori, la città delle stelle.
Lì, Mia sogna di diventare attrice, passando di provino in provino, lì, Sebastian sogna di aprire un club jazz, per far vivere e sopravvivere una musica che in tanti -chi? io?- odiano a priori.
Certo, se a spiegarne la magia, la dirompenza ci fosse un Ryan Gosling dalla voce suadente e dal tocco da pianista unico, pure io cambierei idea, e così fa anche Mia, dopo più scontri, più incontri con lui, tutti da incorniciare (v. Ryan versione pianista anni '80).
Cinque stagioni, da inverno a inverno, dove gli abiti sono sempre leggeri e favillanti, per raccontarci una storia d'amore tra due sognatori squattrinati che nasce, cresce e rischia di fermarsi, il tutto coreografato, suonato, e sullo sfondo di una Los Angeles dove i sogni di tanti coinfluiscono.
Impossibile trattenersi, impossibile non vedere tutto, TUTTO, il film con quel sorriso ebete e innamorato stampato in volto, impossibile non ancheggiare, muoversi a ritmo di quelle danze spontanee ma preparate al minimo dettaglio, e impossibile non commuoversi in quel finale inaspettato che regala altri attimi di magia, che fa però più male.
Chazelle si muove come un vero maestro, dentro le band, dentro i balletti, incantando una Emma Stone che ancora una volta buca lo schermo.
Il resto -se resto si può chiamare- lo fanno le musiche, le canzoni, che passano da un'altra voce suadente come quella di John Legend -che sì, eclissa pure Gosling- al leitmotiv di City of Stars, che dalla testa, con la sua perfetta malinconia, non se ne va più.
E si ripensa ai virtuosismi di Birdman, con quei carrelli, quei piani sequenza, si pensa all'amore rivoluzionario di Moulin Rouge!, si pensa che sì, La La Land, con il suo Cinemascope, con il suo omaggio ai grandi classici, può tranquillamente diventare un altro classico.
Sì, che inizio!

10 commenti:

  1. Sì, che inizio, e sì, che invidia.
    Felicissimo che sia stato all'altezza delle esorbitanti aspettative.
    E non vedo proprio l'ora di vederlo.
    Poi il debole per il musical anni Cinquanta me l'ha passato nonno, quindi un punto in più per un genere che - senza Chazelle e le sue star - non tutti gradiscono.

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    1. Anche gli allergici ai musical lo adoreranno, ne sono sicura. Se tu già li ami, e già ami la Hollywood anni 50, non oso immaginare quanto amerai La la land! Davvero una meraviglia!

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  2. Sono contento di sapere che il film non sia un diludendo.
    Sono meno contento di non essere a Venezia, ma va beh, prima o poi ci sarò anch'io... :)

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    1. Il film potresti adorarlo, anzi, lo adorerai nonostante il suo lato musical.
      A Venezia, chissà che ci si veda prima o poi :)

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  3. Adoro il jazz e dop Wiplash non vedo l'ora di fare doppietta con Ryan Gosling che sogna il jazz e un amore splendido con Emma Stone. Occhi a cuoricino mentre ti scrivo! <3

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    1. E vedrai come saranno ancora più a cuoricino durante la visione del film! Chazelle e la musica insieme sono una garanzia ormai, DEVO recuperare il suo musical d'esordio;)

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  4. Ecco... quest'anno che mi perdo i primi due giorni, il film d'apertura non è una caz***a (come di solito accade). Umpf. Speriamo che vinca qualcosa, così me lo rivedo l'ultimo giorno

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    1. Agli Oscar, almeno per quelli tecnici, ce lo troviamo di sicuro! Everest a parte, nei miei miseri 3 festival sento che mi é andar bene con i film d'apertura tra Gravity, Birdman e questa bomba :)

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  5. Prima desideravo vederlo. Ma dopo un'altra considerazione positiva DEVO ASSOLUTAMENTE guardarmelo non appena uscirà nelle sale!

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    1. Purtroppo c'è da aspettare fino a gennaio, e credimi, sarà dura perché anch'io ho già tanta voglia di rivederlo!

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