L’excursus in Danimarca si conclude con il dodicesimo film accettato all’interno del Dogma95 e il primo diretto da una donna. Come per il precedente Mifune, Italiano per principianti si incasella in una commedia romantica che indaga però più a fondo sui suoi protagonisti essendo una storia corale di persone ai margini, tra disadattati, pastori vedovi e donne sole che trovano in un corso per imparare l’italiano il loro spazio e soprattutto l’amore. Ognuno di loro è infatti colpito e entrato in contatto con la morte di una persona cara e per superare il lutto e le conseguenze nate da questo, il romanticismo farà la comparsa proprio in un momento tanto inatteso. La girandola di situazioni è così perfettamente incastrata, creando man mano nuovi incontri e incroci che culmineranno nella splendida parte finale ambientata proprio a Venezia. Lone Scherfig ha proseguito poi al di fuori del Dogma e della Danimarca ad indagare sui sentimenti declinandoli più al femminile con An Education e One Day, dove ancora una volta ci si trova di fronte a una doppia ambientazione di nazioni tra Inghilterra e Francia. Qui il Paese miraggio e sogno è l’Italia, anche se il pretesto per imparare la nostra lingua è tra i più svariati tra gli “studenti” (avvicinarsi alle origini della presunta madre, ricordare l’avvento della Juventus nello stadio di Copenaghen, riuscire ad approcciare una cameriera carina…). In tutto questo i precetti del Dogma vengono utilizzati per costruire un film seppur classico con scelte interessanti di montaggio (più elaborate rispetto ai precedenti) e di ripresa, con la macchina da presa a spalla che non indaga a fondo nel provocatorio come per von Trier o per Vinterberg ma che riesce comunque a creare uno spaccato sociale interessante dove ironia, momenti buffi e romanticismo la fanno da padrone. Italiano per principianti è quindi un film godibilissimo, che apre il Dogma alla leggerezza non dimenticando però le proprie origini.
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