Gli anni '90 sono tornati a ruggire.
Che, non ve ne siete accorti?
Quelle camicie a flanella che prima di essere hipster erano grunge, quei pantaloni a vita alta che però solo se hai un fisico come si deve puoi permetterti, giacche di pelle, pance nuovamente scoperte... tutto, purtroppo, è il simbolo che gli anni '90 stanno tornando, mancano solo i capelli cotonati e i frisè.
E poi, lo avete visto no l'ultimo Sanremo?
Sul palco Nek, Irene Grandi, Raf, Gianluca Grignani...
In TV tutto questo aveva iniziato a fare timidamente capolino già un paio d'anni fa, con quella serie fantastica molto teen ma anche molto britpop di My Mad Fat Diary, in cui i problemi adolescenziali erano (e sono, in arrivo la terza stagione) affrontati a colpi di Radiohead, Oasis e Blur.
Ora anche l'America cavalca l'onda amarcord di quella generazione nostalgica che si avvicina o già è dentro i 30, e propone un vero e proprio salto temporale nella New York di quegli anni.
Hindsight parte dai giorni nostri, parte per la precisione dal giorno della vigilia del matrimonio tra Becca e quello che sarà il suo secondo marito. Il primo, tanto focoso quanto bruciato in poco tempo, risale ad un errore di gioventù sfociato in litigi continui, disperazione e autocommiserazione.
Tutto potrebbe cambiare ora?
Non proprio, visto che Andy non è certo il partito più aitante, più amico che amante, e con il lavoro -segretaria a tempo pieno del grande boss- che non dà certo soddisfazioni. In più, Becca rimpiange la sua gioventù, la sua amicizia unica con Lolly, rovinata per sempre in un Capodanno di una decina d'anni fa.
Come per magia, o per incantesimo, Becca sviene in ascensore e si risveglia proprio negli anni '90, per la precisione nel 1995, all'alba del suo primo matrimonio.
E' una possibilità divina di ricominciare? Di fare reset di tutti gli errori, suoi e degli altri?
Forse sì, e con tutte le titubanze del caso, Becca scappa dall'altare, in compagnia nuovamente o ancora della sua migliore amica, cercando di capire come rimediare, come ricominciare.
Ora, se vi fosse concesso di tornare indietro nel tempo, cosa fareste?
Cerchereste di diventare ricchi conoscendo trucchi e nuove tecnologie?
Salvereste vite umane, aiutando il prossimo?
Becca non fa né l'una né l'altra cosa, cercando prima di tutto una sua nuova via, godendosi l'amicizia ritrovata con la pazza Lolly.
E fin qui tutto bene, buoni sentimenti, crisi amorose con il futuro marito e con quello appena mollato con cui fare i conti, un fratello problematico da aiutare...
Peccato che questo buonismo, queste indecisioni, stanchino facilmente, con i triangoli che diventano quadrati o pentagoni, con nuovi personaggi inseriti giusto per creare nuovo scompiglio (alimentando però un cast maschile esteticamente notevole), con le protagoniste stesse che non si capisce se ci sono o se ci fanno, tra occasioni sprecate (perfino il concerto dei REM perso, oltre che un discutibile lavoro di ripiego) e battibecchi e litigi che sfiorano il ridicolo proprio nel finale.
Il problema sembra quindi stare in uno spirito degli anni '90 che intacca anche a livello di sceneggiatura, in cui tutti gli elementi che più potevano dare (spoiler, la causa della rottura tra Becca e Lolly, un misterioso saggio che compare per poi scomparire definitivamente) che vengono lasciati allo sbaraglio.
Così facendo, pure le protagoniste ci rimettono, irritando non poco, sprecando un'occasione che si spera possa tornare in carreggiata nella quasi insperata ma rinnovata seconda stagione.
Staremo a vedere.
Stai davvero osando criticare questo gioiellino di serie? Guai a te! ;)
RispondiEliminaIo l'ho adorata totalmente.
Ebbene sì.
EliminaE' stata un gioiellino nei primi episodi, poi sono aumentati i cliché, i personaggi e i triangoli, senza troppo rispetto per quanto costruito. Sono arrivata a non sopportare né Becca né Lolly nel finale, spero che nei mesi di pausa mi possa passare, e che gli sceneggiatori si impegnino un po' di più :)
Adorata anche io come il cannibale. Mi devo vedere l'ultimo episodio poi ne parlerò anche io...
RispondiEliminaPreparati a "Lolly!" urlati in loop... come sopra, bene l'inizio, poi ci si perde troppo.
EliminaA me non piaceva affatto, invece: mi sono fermato al pilot. Idea carina e già sentita, adatta più a una commedia che a una serie con un tot di episodi. Temo mi sarei annoiato, a lungo andare, e l'avrei preferito in versione sit-com, magari. Quaranta minuti erano troppi :)
RispondiEliminaProbabilmente con una struttura da comedy certe scivolate si sarebbero potute evitare. Non la boccio completamente, ma spero che con la seconda stagione si ritorni in carreggiata perchè davvero si era persa la rotta..
Elimina