2 maggio 2015

The Spectacular Now

E' già Ieri. -2013-

Dopo aver rivalutato la brava Shailene Woodley con la sua prova sentita e naturale in White Bird in a Blizzard, mi sono sentita pronta ad affrontarla alle prese con due sceneggiatori di cui, come tanti, ero stata folgorata al loro esordio.
Scott Neustadter e Michael H. Weber sono i responsabili di quel gioiellino di (500) giorni insieme, pellicola romantica indie per antonomasia, pellicola amata da chiunque abbia un cuore e che può tranquillamente essere definita la prima della nuova ondata di boy meets girl comedy in stile Sundance.
Anche questa volta ci troviamo di fronte ad un boy che incontra una girl, ma abbandonati i più sfaccettati e disillusi trentenni, siamo con due liceali, due classici e un po' stereotipati ragazzi che ancora non hanno ben chiaro il loro futuro.


Lui è Sutter, l'anima delle feste, il ragazzo simpatico e dedito alle grandi bevute, a cui sembra non mancare niente, nemmeno il padre, inizialmente, visto che con la sua ragazza Cassidy ha e fa tutto quello che gli pare.
Lei è Aimee, più insicura ed introversa, con una famiglia problematica alle spalle, senza un genitore e sottomessa a una madre che la sfrutta, trova rifugio nei libri di fantascienza, nei manga e nella serietà con cui si applica al suo lavoro e alla scuola.
I due si incontrano in un giardino, con Sutter svenuto lì, ubriaco, la sera prima, dopo essere stato scaricato da Cassidy, dopo aver affogato il suo dispiacere nell'alcool.
Inizia tra loro un rapporto speciale, che passa dall'amicizia all'amore puntellato però di piccoli ripensamenti e poche verità, e il rischio di cadere nel classico cliché di ragazzo popolare con ragazza sconosciuta si fa sentire. Fortunatamente però ci si concentra su altro, su quei padri che mancano ad esempio, su un sentimento che sembra essere vero, forse.
Uscendo da questo luogo comune, si finisce però per finirne in uno troppo ampio, troppo poco comune: l'alcolismo.
Sutter sembra non staccarsi mai dal suo bicchiere corretto, da una birra, dalla sua fiaschetta, prendendo nel vortice anche Aimee, che si rilassa così, si lascia andare.
Giovani alcolisti crescono?
Questo sembra davvero troppo esagerato, pure in America, pure per un regista come James Ponsoldt che aveva già affrontato la tematica nell'altrettanto non troppo riuscito Smashed, pure in una situazione come quella di Sutter che nuovamente interessato al padre, a capire perchè se ne sia andato di casa abbandonandolo con una madre che lo protegge troppo. E quando si ritroveranno, sarà inevitabilmente come vedersi in uno specchio deformante, invecchiato ma sempre al bar, beone supponente, felice del vivere nel qui e nell'ora, senza preoccuparsi del domani, del futuro.
Proprio come Sutter, proprio come non è Aimee, che non tira fuori le unghie ma anzi, si attacca come può al suo primo amore.


La narrazione del film si dilata, va avanti di mesi, accelera e poi frena, con colpi di scena senza troppo senso (quell'incidente presto dimenticato) cercando di fare dei personaggi secondari, loro sì dei cliché, un uso diverso ma non troppo esaltante, e pensare che i nomi interessati sono quelli di Jennifer Jason Leigh, Kyle Chandler e Bob Odenkirk e Mary Elizabeth Winstead.
Ne esce così un pasticciaccio in cui la bravura di Miles Teller e di Shailene Woodley si perde, la loro naturalezza, la loro alchimia non raggiunge i vertici di quella che ci fu tra Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel, complice anche una sceneggiatura in cui non si contano i "What!?" e che presenta grosse lacune fin dalla base.
Un peccato quindi, un vero peccato vedere questo incontro promettente e di giovani promesse annegare così al largo, con quei re mida così folgoranti incapaci di ripetere la stessa formula.


2 commenti:

  1. Fai bene a recuperare i film con la grandissima Shailene Woodley, ma questo è forse il suo peggiore.
    Anche a me non ha convinto per niente...
    (500) giorni insieme è lontano 500 miglia. :)

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  2. Non mi era piaciuto proprio, benché fosse decisamente nelle mie (e be', nostre) corde. Non conoscevo bene gli attori protagonisti, al tempo, ma lei l'avevo trovata più odiosa del solito - rideva in continuazione, bah - e lui un autentico pesce lesso. Loro mi hanno fatto cambiare idea, e intanto il film l'ho scordato ;)

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