21 luglio 2015

Orange is the New Black - Stagione 3

Quando i film si fanno ad episodi.

Quando hai a disposizione un cast di quelli corali, il rischio di ripeterti non lo corri di certo.
Devono pensare questo gli autori di Orange is the New Black che arrivato al terzo anno si distanzia dal Piper-centrismo e abbraccia anche quelle detenute rimaste finora in disparte: la rivincita delle silenziose (anche letterali) il cui passato si scopre sempre in quel modo un po' lostiano nel corso di questi nuovi 13 episodi.
Bastano solo un paio di nuove entrate e un paio di uscite che presto si dimenticano, niente di più, e un ambiente circostante in lenta evoluzione, o meglio involuzione, il resto lo fanno le protagoniste, scatenate più che mai, capaci di farci ancora una volta divertire ed emozionare.


Se Piper dà una svolta alla sua detenzione iniziando un commercio in bilico tra l'illegale che la rende quel tipo tosto che nemmeno lei sapeva di essere, Alex vacilla, convinta che il suo, di vecchio boss, la voglia ora uccidere per averlo accusato ed esposto.
Bisogna però essere onesti, poco importa di Piper finchè la bella Ruby Rose non viene introdotta, e poco importa di Alex e dei suoi vagheggiamenti che giustamente la allontanano dalla sua amata, quello che cattura l'attenzione è tutto il resto, dalla crescita del personaggio di Doggett con cui si entra bene in empatia, al suo rapporto di amicizia impensabile con Boo, dalle crisi latine per la gravidanza di Dayanara alla nuova stabilità che si deve creare all'interno del gruppo delle nere, con la povera Sophia a farne le spese.
Il vero protagonista di questa stagione sembra però essere Mister Caputo, l'eterno perdente, l'eterno buono che finisce sempre per rimetterci. E accadrà anche questa volta, con il suo tentativo di salvare la Litchfield che finirà per essere gestita da un'azienda provata facendo così enormi passi indietro per quanto riguarda la cura e il rispetto delle detenute.
Poco peso hanno le nuove guardie introdotte, tanto invece le regole -dal cibo, ai libri, ai letti- che vengono introdotte, e cambiano tutti gli equilibri.


L'inizio a rilento, con un episodio ancor più corale che va a scavare nell'infanzia e nel rapporto materno di molte detenute, si ricollega a doppio filo con quel finale che esplora invece il rapporto con la religione. E sono tanti i temi che si toccano e si sfiorano: dallo sfruttamento, alla forza dell'ascolto, dal lavoro forzato all'abuso, e lo si fa sempre in modo profondo, mai pacchiano, costringendo quello spettatore che se la gode con i nuovi intrecci e le nuove rivelazioni, a riflettere.
Potrebbe sembrare che Orange is the New Black sia sempre ferma laddove è iniziata, con lo stesso schema e le stesse protagoniste, ma in realtà, andando a scovare anche quelle più negli angoli (Chang, Norma, Flaca, Leanne), e facendocele amare, dimostra come nessuno è superfluo.
Qualche neo qua e là c'è, ed arriva proprio da chi -Piper e la sua trasformazione, Crazy Eyes che dopo l'Emmy sembra sforzarsi per superarsi, perdendo in credibilità- finora aveva sempre retto bene, ma quel finale di libertà effimera ma necessaria chiude tutto nella bellezza, facendoci dimenticare che ora Litchfield si sta popolando di nuove prigioniere, di nuove possibili storie da raccontare, facendo della serie una serie che potrebbe non avere mai fine, perchè anche nel ripetersi sa non stancare, sa andare avanti.


7 commenti:

  1. Rimane sempre una grande serie :)

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  2. Ho appena finito di vedere la seconda stagione. Per me la migliore è Miss Rosa, che uscita di scena col botto! Devo dire che i personaggi negativi (Vee in testa) alla fine per quanto siano sgradevoli sono i migliori per la resa psicologica. Il punto di forza di Vee era la sua capacità di manipolare le persone, ha un non so che di Jago, gran bel villain! Boo invece è il personaggio che mi ha irritato parecchio, chissà se cambierò idea vedendo la terza serie. Dispiace per l'evoluzione 'tranquilla' di Pennsatucky più che i denti le hanno rifatto il cervello, spero che si riprenda un po' anche lei, era una favolosa bitch nella prima serie! Tra 'i personaggi positivi' Poussey è la migliore insiema alla former sister Ingalls, due palle invece Soso (insopportabile!!!), Polly e Larry, un fòra da ì bal più che auspicato! Grande serie!

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    1. Il finale della seconda è stato grandioso, Miss Rosa nel cuore per sempre!
      Aspetto il tuo commento sulla terza, vedrai come molte cose/personaggi cambieranno, e in meglio :)

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    2. Allora devo cominciare a fare i compiti! Mi metterò a guardarla ASAP ;)

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  3. Anche per me un'altra grande stagione.
    Ha cominciato a piacermi persino Piper, che finora avevo considerato parecchio insopportabile.
    Il finale poi è riuscito a essere bello quanto quello della seconda stagione, e non era mica facile.

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    1. Piper e il suo nuovo traffico hanno decisamente dato una scossa, ma non mi ha convinto del tutto, c'è sempre qualcosa che non va in lei.

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  4. Finora l''avevo sempre trovata insopportabile, qui finalmente la si conosce meglio e ne viene fuori davvero un bel personaggio, decisamente uno dei migliori!

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