15 aprile 2018

La Domenica Scrivo - Cassetti (dei sogni, delle storie, ma soprattutto delle cianfrusaglie)

Ci sono i cassetti che contengono i sogni, quelli di una vita, quelli che chissà quando si realizzeranno, o si troverà il coraggio di perseguire.
Ci sono i cassetti per le storie, i libri, mai pubblicati, cassetti che invidio, perchè al momento oltre a non averne di questo tipo (non avendo una scrivania che solitamente è il mobile di riferimento), non avrei neppure il materiale per riempirli.
Ci sono i cassetti utili, quelli che contengono le posate, le tovaglie, i calzini, l'intimo, i trucchi.
E poi ci sono loro, i miei preferiti, i cassetti delle cianfrusaglie.
Quei cassetti ricolmi di cose che mal si assortiscono, ma che sono i cassetti di salvataggio, che accolgono tutto quello che è senza fissa dimora, tutto quello che un posto specifico non ce l'ha.
Pure la casa più ordinata, più minimal, ha un cassetto delle cianfrusaglie, il reparto nascosto di un persona che potrebbe dire molto di quella stessa persona.



Può succedere pure di avere più cassetti delle cianfrusaglie in casa, solitamente situati in quei non-luoghi che sono i corridoi, in quei non-mobili che sono semplici arredi che si trovano in quel corridoio per fare da mensola ad oggetti più importanti, o per avere un cassetto da riempire e che possa accogliere di tutto un po'.
Perfino gli Hammond ne hanno uno, in cui, tra buoni spesa, utensili dal dubbio utilizzo, trova spazio pure il dito del primo uomo ucciso e mangiato da Sheila... d'altronde, dove altro riporlo?
Il mio cassetto, nel corridoio di entrata, parte di una panchetta che serve più al gatto che non a noi, c'è un po' di tutto davvero.
Il giovine c'ha provato a farmi credere che è il suo cassetto da tabagista, ma al fianco di cartine, filtri e portatabacco mai utilizzato, e gli immancabili n° x di accendini, ci sono le caramelle per salvare dalla fiatella prima di uscire, ci sono gli occhiali da sole omaggio di un vino nuovo e speciale che però così buono non era (un rosé di Merlot, che ovviamente -proprio come Balto- non è rosso, non è rosé, sa soltanto quello che non è), l'indelebile che torna buono per scrivere sul calendario, i colori da muro con cui da almeno 6 mesi dovrei disegnare sulla parete della camera da letto, le cuffiette nuove, meno nuove, mal funzionanti in caso di emergenza, l'anello cavatappi da portare quando si va a fare un picnic, ci sono batterie che chissà se hanno ancora carica, ci sono chiavette usb, chissà perchè c'è un pedone degli scacchi, imprecisati bigliettini da visita, coltellini svizzeri sempre per quei picnic di cui sopra, foglietti informativi.


Ora, anche se sembra che il giovine sia uno dei più importanti azionisti della Rizla, non saprei cosa dice di noi, di me, questo cassetto. Forse che anche se mi piace buttare/finire le cose, ci sono altre di cui non so liberarmi, forse che amo i picnic e i gadget omaggio anche se di vini poco amabili, forse che sto con un tabagista amante della birra e degli intagli, forse, semplicemente, che sono sì quella persona che ha un cassetto per i manuali d'istruzione, un altro per i menù dei ristoranti, un altro ancora per le lampadine vecchie e nuove, un altro per i vecchi telefonini, una persona fatta a compartimenti quasi stagni, a cui non piace mescolare o avvicinare, ma che volendo, per necessità, senza pensarci troppo, sa scendere a patti con se stessa, trovando il posto nel mondo, o almeno, in casa anche a un pezzo degli scacchi a cui no, non so giocare.

Se può interessare, comunque, Wikihow mostra e
 aiuta a mettere ordine pure in questi cassetti QUI

8 commenti:

  1. Preferisco non dar retta ai consigli di WikiHow e tenere i cassetti così, disordinati e pieni di cose inutili. Che però poi quando meno te lo aspetti possono ritornare utili.
    Ehm, in alcuni casi almeno...

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    1. Quel pedone chissà quando potrò usarlo, nel mentre i cassetti delle cianfrusaglie son belli anche perchè riservano sempre sorprese, alla faccia di wikihow.

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  2. Tengo anch'io un cassetto pieno di cianfrusaglie, un cassetto che mai riesco a sistemare perché ci sono così tanti ricordi che è difficile rinunciare a qualcosa ;)

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    1. I cassetti dei ricordi sono per me una categoria a parte, anche se più che cassetti ho scatole per quell'uso, e sì, di quelle non si butta via niente!

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  3. Anche io ho un cassetto così, pieno di cose del passato, che non riescono a trovare una sistemazione ... sono oggetti disubbidienti, impossibile metterli in riga. Per questo mi piacciono ;)

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    1. Ode ai cassetti delle cianfrusaglie, allora! E guai a sistemarli ;)

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  4. Io sono un sistematore compulsivo. Ma a volte cado anche io nel cassetto delle cianfrusaglie :D. Curioso oltre al tuo post anche il link alla Wikihow: mi sembra di rividermi, in quei passaggi :D

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    1. Compulsivo davvero se metti in pratica il metodo Wikihow. Per il resto della casa e dei cassetti, sono ordinata pure io, ma le cianfrusaglie le lascio nel loro naturale stato di disordine.

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