24 luglio 2024

Late Night with the Devil

La Settimana Horror

Con la Notte Horror di ieri è iniziata anche l'annuale Settimana Horror a seguire.
E se con Ghostwatch avevamo una trasmissione che scientificamente provava a capire se i fantasmi e le strane presenze esistevano davvero in una casa di un sobborgo nella regione di Londra, qui abbiamo il presentatore del più classico dei Late Night americani che più o meno fa lo stesso.
Siamo sempre dalle parti del mockumentary, e se gli inglesi hanno giocato un brutto scherzo agli spettatori sintonizzati nella notte di Halloween che avevano perso la presentazione di quello che era a tutti gli effetti un film, qui le solite scritte iniziali ci fanno credere di star guardando un documentario dedicato alla star della TV Jack Delroy, e l'ultima trasmissione del suo Late Night condotta proprio nella Notte di Halloween.


Siamo nel 1977 e Jack non è mai riuscito a essere sulla cresta dell'onda come vorrebbe.
Sempre al numero 2, rispetto a Johnny Carson, sempre indietro nei sondaggi e negli ascolti. Nemmeno la morte della moglie con relativo momento strappalacrime è riuscito a intenerire il pubblico e al suo ritorno dopo il lutto decide di giocarsi la carta delle carte proprio nella notte degli spiriti, andando a intervistare e ospitare fantomatici spiritisti e una ragazzina che si dice essere posseduta da uno strano demone.
C'è da crederle?
A sentir la psicologa che l'ha in cura, sì.
E con il diavolo è meglio non giocare.
A vedere il dietro le quinte, con tecnici spaventati, co-conduttori preoccupati, ma Jack a chiedere di più per convincere sponsor restii, il botto lo potrebbe finalmente fare.
Ma a che costo?


Insomma, sembra di vedere una versione dal vero anche se più finta di Ghostwatch.
Una trasmissione nella trasmissione, un'escalation degli eventi che paura la fanno davvero.
Il vero peccato, quindi, è di averli visti così ravvicinati, giocandomi la carta dell'effetto sorpresa e trovandomi a fare ovvi paragoni.
Con l'omaggio se non è spontaneo, beh, è impossibile da evitare.
A 30 anni di distanza, però, la sensazione di avere fra le mani qualcosa di diverso è forte e la chiusura con quel montaggio lisergico e vorticoso di strane visioni, strane presenze, paure e ossessioni di una star affamato di fama, rendono Late Night with the Devil un mockumentary speciale.
Lo è anche per la cura dei dettagli, per l'immersione in un 'epoca e in un ambiente televisivo in cui niente è lasciato al caso.


Lode a Colin e Cameron Cairnes, quindi, e lode a David Dastmalchian, il mattatore protagonista con la faccia che sbuca lo schermo e sembra uscita dagli anni '70, rispettati usando al minimo gli effetti speciali e rimanendo ancorati a trucchi artigianali, nonostante la polemica sull'uso delle immagine generate dall'intelligenza artificiale prontamente rientrate.
L'effetto déjà-vu batte su di me quello dei brividi, ma poco importa se la visione resta di sostanza.

Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
1 Leoni su 5



4 commenti:

  1. La risposta americana a "Ghostwatch" anche se poi, risulta essere un film che ha davvero capito la lezione de "L'esorcista", con un David Dastmalchian sugli scudi, veramente scelta di casting impeccabile ;-) Cheers

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    1. Pecca un po' in una visione ravvicinata perché ci sono anche troppe similitudini, ma il mockumentary d'annata è un'idea che sa ancora essere originale oggi.

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  2. Non avendo mai visto Ghostwatch, me lo sono goduto alla grande. Per me una genialata clamorosa e una ricostruzione d'epoca da applausi

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    1. Avevo capito che erano simili, ma non pensavo così tanto. Fra genialate, però, la BBC con il suo scherzo involontario batte questa finzione.

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