Sarà che sono un’amante Pixar e odio tradirla, sarà che il titolo non mia allettava per nulla (stanza ormai delle repliche televisive di Dragon Heart), sarà che quando uscì in sala me lo fece proprio sfuggire… sarà ma ora mi pento di non averlo visto prima!
Dragon Trainer è una storia decisamente diversa da quelle a cui la Dreamworks ci ha abituato. Eroi buffi e chiassosi, gang sgangherate che si ficcano sempre nei pasticci e pronti più a divertire che emozionare/insegnare, non sono infatti i protagonisti di questa storia. Shrek o Alex il leone sono infatti accantonati per un protagonista umano, pasticcione sì ma con stile, la cui parlantina ironica e ricca di sarcasmo conquistano anche i più diffidenti. Il suo villaggio è composto da uomini e donne muscolosi e coraggiosi, armati fino i denti reagiscono con foga ai numerosi attacchi dei draghi che li depredano di pecore e quant’altro. Peccato che Hiccup sia tutt’altro che muscoloso, mingherlino e ormai diventato tristemente noto nel villaggio per i suoi guai nonostante sia, ovviamente, figlio del capo villaggio di vichinghi. Tutto cambia quando cattura il fantomatico Furia Buia, il drago più pericoloso e che nessuno è mai riuscito a vedere e studiare, ma che nemmeno lui riesce ad uccidere. In questo drago scoprirà infatti un animale intimorito e onorevole, legato, come i suoi simili, ad un segreto che li costringe ai continui attacchi.
L’amicizia tra Hiccup e Sdentato (così sarà infatti denominato il) che cresce piano piano -tra prove di fiducia e sfide, trucchi che permettono al ragazzo di superare gli esami al corso di guerriero- dà alla DreamWorks la possibilità di evolvere il suo linguaggio avvicinandosi in modo sorprendente alla rivale Pixar. La storia sembra infatti perfetta per essere affidata al gruppo di Lasseter, ma adattata dalla serie di romanzi per ragazzi di Cressida Cowel non sfuma la sua potenzialità nelle mani del regista Chris Sanders. Anzi, la messa in scena, la credibilità dei personaggi (con Sdentato che ricorda un gatto diffidente mentre gli altri presentano le più folli caratteristiche), l’emozione che sanno suscitare sono ammirabili e oscurano la simpatica goliardia di Shrek & Co. Una sorpresa più che piacevole insomma, da scoprire e amare, soprattutto in vista di un già annunciato sequel!
Un ottimo film d'animazione, superiore a mio avviso anche ad alcune delle ultime prove Pixar troppo lontane dalla sensibilità dei bambini (tipo l'incomprensibile Cars 2). Per fortuna con Brave sono tornati a pisciare dentro al vaso :)
RispondiEliminaNel caso non l'avessi visto io ti consiglio Rango, uno spettacolo.
Provvederò! Ora che sono uscita dal ciclone Pixar posso permettermi di tradirla :)
EliminaQuesto sì, supera di gran lunga Cars ma anche Brave (troppa Disney coinvolta per una purista come me), la miciosità di Sdentato mi ha conquistato!