16 agosto 2019

The Little Stranger - L'Ospite

Settimana Horror

Una casa che si ammirava fin da quando si era piccoli, e finalmente la possibilità di entrarci dalla porta principale.
Sono passati gli anni, ma Faraday non dimentica il fascino che Hundreds Hall emanava quando la madre lì lavorava.
Ci può tornare ora, in qualità di medico, per curare quella famiglia finita in disgrazia.
Colpa dei debiti, delle ferite di guerra, di una morte prematura che ha segnato tutti.
Quella madre, che ha sempre preferito la piccola Susan ai sopravvissuti.
Roddy, con cicatrici sul corpo e nel cuore.
Caroline, dal futuro brillante ma richiamata a casa per prendersi cura di tutti.
Faraday sente l'odore di decadenza permeare tutta la famiglia e sente qualcosa di sinistro legarlo a doppio filo a lei.
Non è semplice passione/ossessione per Caroline, che si inizia ad osservare, difendere e infine corteggiare. Non è semplice invidia, con i ricordi di un'infanzia priva di amore e di sostegno a venire a galla.
C'è qualcos'altro.
Una presenza, sembrano dire la cameriera terrorizzata da quel posto, gli abitanti del paesino.
Ma questo non ferma Faraday, che rinnega le luci della ribalta a favore di Hundreds Hall.



Il destino di questo Little Stranger è altrettanto strano.
Firmato da un regista da Oscar come il Lenny Abrahamson di Room e interpretato da nomi mica da poco come Domnhall Gleeson, Ruth Wilson e Charlotte Rampling è invece finito nell'ombra e nel dimenticatoio per la nostra distribuzione, che lo ha relegato direttamente alle piattaforme streaming.
Colpa probabilmente di promesse disattese: non è certo l'horror il genere a cui appartiene.
C'è tensione, ma non c'è terrore.
C'è un'umanità a confronto, un cambio generazionale e sociale con cui fare i conti.
E che prende piede rispetto a quella presenza, quel piccolo sconosciuto, che si credeva essere protagonista.


L'errore sta forse tutto qua, e in una dipanatura lenta della trama che riesce ad avvincere nel finale, in cui certi dubbi, certe ipotesi, si fanno più forti.
Ma la regia è di quelle poetiche, illuminata da una fotografia che incornicia bellezze in decadimento fuori e dentro Hundreds Hall.
Gleeson è come sempre impeccabile, forte qui di un personaggio ricco di sfumature.
Se il terrore non è di casa, lo è un certo fascino.

Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
1 Leone su 5


Voto: ☕☕/5


3 commenti:

  1. Anch'io, come i nostri distributori, lo avevo dimenticato.
    Lo rispolvero, è sull'Hard Disk. :)

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    1. Una strana scelta per l'Abrahamson di Room. Ci mette un po' a carburare ma ha il suo fascino.

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  2. Non male ma un po' tetro e pesante,inoltre il finale non è chiaro

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