17 ottobre 2020

#LaPromessa2020 - Santa Sangre

Cosa devo vedere?
Non lo so.
Non mi sono mai approcciata al mondo di Jodorowsky se non con il romanzo Quando Teresa si arrabbio con Dio, ma all'epoca non sapevo neanche chi fosse Jodorowsky e non conoscevo l'aurea magica che lo circonda. 
Non ho visto il suo El Topo La Montagna Sacra tanto acclamati. 
So della maledizione del suo Dune, del fatto che quello di Lynch fosse un ripiego non troppo perfetto e che scoprirò solo a ridosso del nuovo Dune, quello di Villeneuve che continuano a posticipare. 
Il migliore amico di Jodorowsky è invece un seguace ed ecco perché mi ha sfidato, ecco perché mi sono ritrovata Santa Sangre ne La Promessa 2020.

Cosa andrò a vedere? 
Non lo so. 
Ho deciso di non informarmi, di non leggere niente della trama e di lasciarmi andare. 



Cosa sto vedendo? 
E chi lo sa. 
Sembra tutto un trip. 
Ma in realtà c'è una storia sotto. 
L'inizio non lo farebbe pensare: quel ragazzo nudo sopra un trespolo che si mangia un pesce crudo, chiuso in un istituto psichiatrico, chi è? 
La risposta arriva con un lungo flashback circense, dove elefanti muoiono, dove cortei funebri sono eccentrici come si conviene, dove donne tatuate si uniscono al resto del circo andando a provocare un matrimonio passionale ma non certo stabile. 
Un marito assassino in fuga e alcolizzato, una moglie che venera una ragazza stuprata e mutilata costruendo una chiesa attorno a una piscina piena del suo sangue. O forse è vernice? No, è sangue sacro! Entrambi dimentichi di un figlio che vuole diventare un mago e che si ritrova con una fenice tatuata sul petto a sancire il suo essere uomo.
La vendetta di una moglie tradita si consuma in altrettanto e copioso sangue davanti gli occhi di un figlio ormai segnato e che viene ricoverato in un istituto psichiatrico dove se ne sta sopra ad un trespolo.



Ma ne esce, in una notte al cinema che diventa una notte di bagordi per il bagordo che approfitta di lui e dei suoi compagni affetti da Sindrome di Down, una notte fra prostitute dove rivede quella donna tatuata che tutto ha mandato in frantumi e che lo spinge alla fuga e alla vendetta.
Ritrova la madre. 
Forse.
Ritrova l'amico nano. 
Forse.
Iniziano i suoi esperimenti e la sua follia, di certo.
Vuole diventare invisibile come l'Uomo Invisibile, si presta come braccia per quella madre che le ha perse, adesca donne ma queste vengono giudicate, perseguitate, uccise da una madre sempre più ingombrante che vuole mantenere puro il figlio. Che non deve diventare come il padre fedifrago e che sta invece diventando come la madre venerando una mutilata. 
E la ragazzina sordomuta di cui si era innamorato? 
L'amore che rappresentava e rappresenta?
C'è. 
Lei che viene portata via e torna e scappa ancora e lo salva in un finale inaspettatamente romantico e pieno di speranza. 
Anche per un serial killer.



Cosa ho visto?
Un film folle, esagerato, difficile da incasellare. 
Surreale nei suoi richiami all'arte, nella sua fotografia che rimanda a quadri, tarocchi e che poi verrà ripresa pure da Lady Gaga, per dire. 
Psicologico nel suo mostrare l'evoluzione di un Norman Bates quasi altrettanto spaventoso. 
Horror, nel suo incutere spaventi, nel suo mostrare sangue e uccisioni e allucinazioni di quei morti che vogliono vendetta. 
Ho visto un film strano. 
Ma strano davvero. 
Ma stranamente quello strano che convince, che mi fa dire: "Wow che film che ho visto!".
Alla faccia delle mie paure, della paura più grande di annoiarmi e finire appisolata verso tempi non facili (123 minuti di durata) e invecchiamento precoce (1989 l'anno di realizzazione), l'attenzione è stata desta, gli occhi a stupirsi per fiotti di sangue, baci romantici, spettacoli assurdi. 
La vera sorpresa di questa Promessa potrebbe proprio essere questo Jodorowsky. 



8 commenti:

  1. Approcciarmi al mondo di Jodorowsky? Mai fatto anch'io, eppure io credo che dovrei, giacché è uno dei registi che al cinema ha dato parecchio.

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    1. Posso dire che dopo le iniziali titubanze, ora ne vorrei ancora!

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  2. Già per "colpa" di Lady Gaga mi era venuta voglia di avvicinarmi a Jodorowsky. Adesso ti ci metti anche tu. :)

    Prima o poi mi toccherà scoprirlo. Se mi trova nel momento giusto potrei anche adorarlo.

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    1. Il momento giusto fondamentale, temevo di odiarlo e invece in questa strana storia c'è pure molta dolcezza inaspettata.
      La Gaga citava El Topo nel suo video se devo fare la precisina, ma io c'ho ritrovato pure molto di questo sangue sacro.

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  3. Sai quando danno a qualche regista del "visionario" perché "smarmella" (per dirla alla Boris) con la fotografia? Ecco ogni volta che accade, Jodorowsky da qualche parte nel mondo si fa una risata. Mi è sempre piaciuto il suo "Santa Sangre" ma "La montagna sacra" è ancora più matto, anche se il mio preferito resta "El Topo", quindi hai iniziato con un ottimo livello di viaggio lisergico, ma sappi che volendo potrai continuarlo con gli altri suoi film. Il documentario "Jodorowsky's Dune" poi è un gioiello, soprattutto per capire bene le vere origini di "Alien" di Ridley Scott. Cheers!

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    1. La voglia di continuarlo c'è, anche se c'è pure un po' di paura. Di certo ho tutto il tempo per prepararmi al nuovo Dune recuperando quello di Lynch e il documentario sull'incompiuto di Jodorowsky!

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  4. Ah, il grande Jodorowsky, uno dei miei miti!
    Non male Santa Sangre ma se vuoi vedere qualcosa di VERAMENTE visionario recupera La Montagna Sacra, anche se come detto da Cassidy El Topo (di cui adesso sta uscendo il seguito a fumetti) è più "potabile" e godibile. Notevole anche Il Paese Incantato ("Fando y Lis") ma per goderselo bisognerebbe prima leggere qualcosa di/su Arrabal e sul Movimento Panico. Meno incisivo Il Ladro dell'Arcobaleno, che comunque un po' di interesse sa suscitarlo. Tusk non l'ho visto e non credo sia mai uscito in italiano, ma era un lavoro su commissione e non penso sia granché.

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    1. Ho solo da imparare e recuperare, prometto che anche senza bisogno di una Promessa lo farò!

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