30 ottobre 2020

Black Box

Welcome to the Blumhouse

Dopo il thrillerino che nemmeno Rai2 avrebbe voluto, dopo la soap opera soprannaturale indiana, arriva l'episodio allungato di Black Mirror.
Inevitabile.
Abbiamo un padre rimasto vedovo da poco, un padre che ha problemi di memoria, che non riesce a gestire come vorrebbe la figlia, il lavoro, la sua vita.
Dopo innumerevoli insistenze, cede alla corte della Dottoressa Lilian Brooks e si sottopone al suo innovativo e sperimentale processo di guarigione, che promette di fargli recuperare i ricordi perduti.
Ma qualcosa non va.
Ricorda un altro appartamento, non la sua casa.
Ricorda segni di violenza a sua moglie, nonostante la perfezione che per tutti erano.
Ricorda una morte violenta.
E nelle visioni che ha, sottoposto al trattamento, qualcuno lo insegue, lo minaccia, mette paura.
Cosa sta succedendo?


Non ci vorrà troppo, purtroppo, a scoprirlo.
Il colpo di scena pur non essendo telefonato e riuscendo a intrigare, subisce più di uno spiegone di troppo, dilatando così il terzo atto finale fino allo stremo.
Prima, Mamoudou Athie cerca di tenere in piedi il film sulle sue spalle, tormentandosi e incaponendosi, ridendo fra le lacrime, confermando la sua buona stella che nel giro di un paio di anni lo sta portando ad essere ovunque.
Poi, però, la testardaggine di Phylicia Rashad prende il sopravvento, e qualche brivido lo sa pur dare anche solo per vedere la tanto amata signora Robinson dopo tutti questi anni in panni tanto diversi.


Pur restando sopra la media, innocuo e senza troppe pretese arrivando soprattutto dopo le cinque stagioni di Black Mirror, Black Box conferma che il pacchetto della Blumhouse è fatto di filmini e filmacci che non si sapeva dove piazzare. 
Non sono certo un regalo per Halloween per chi ama i brividi, ma sono i rimasugli di una produzione che vede buone idee e buoni soggetti, ma non approfondisce per capire che lo sviluppo di queste idee resterà confuso e poco convincente.
Ora resta un solo titolo per cambiare idea, ma questa casa più che stregata, sembra solo decadente.


Voto: ☕☕/5

4 commenti:

  1. Sono d'accordo, sembra l'incrocio tra un pezzo di Caparezza e una puntata a caso di "Black Mirror", uno di quelle non proprio memorabili. Avrei preferito un po' più di spazio per le visioni horror del protagonista, invece il non colpo di scena si divora tutto, il vero mistero resta Phylicia Rashad, ma non invecchia quella donna? Sempre uguale da trent'anni ;-) Cheers

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    1. Che abbia fatto un patto con il diavolo, ovvero il marito televisivo?

      Questo al momento sembra il meno peggio del pacchetto, il disarticolato delle visioni sapeva mettermi parecchi brividi, lo si poteva sfruttare meglio effettivamente.

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  2. Complice il protagonista, mi auguravo fosse un Sorry for Your Loss dalle tinte horror.
    Invece a quanto pare è l'ennesima copia di Black Mirror, che comunque le copie di Black Mirror, per quanto abusate, un pochino m'attirano sempre. :)

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    1. Magari lo fosse stato!
      Il vero problema sarà superare la cancellazione di quella serie, questo Black Mirror minore e non ben gestito lo si dimentica in fretta invece.

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