31 ottobre 2020

Nocturne

Welcome to the Blumhouse

Due sorelle, gemelle.
Identiche nella passione e nella dedizione al pianoforte, diverse nel carattere e nei risultati.
Se Vivian è estroversa, ha amici, ha pure un fidanzato, Juliet è timida, fragile, solitaria. Alla musica ha sacrificato tutto, e pur avendo la stessa base tecnica, Vivian con la sua vitalità, la sua sfrontatezza, eccelle, mettendo Juliet nell'ombra.
Ora entrambe possono rifarsi: la violinista migliore della loro scuola, scelta come solista per il concerto di fine anno, si è suicidata lasciando vacante il posto.
Un suicidio avvolto nel mistero, con strani simboli intagliati nel muro ad aumentare le dicerie.
Quando Juliet trova il quaderno di questa studentessa, costellato di quei simboli e di altri inquietanti disegni, Juliet cambia.
Cambia atteggiamento, cambia pezzo musicale, cambia professore: prende coscienza di sé, sfida la sorella, entra in un vortice di fede e follia in cui realtà e presagi si fondono.


L'ultimo film del pacchetto Blumhouse è un leggero miglioramento.
Dopo il pacco che si sono dimostrati gli altri tre titoli (The Lie, Evil Eye, Black Box), questo appare più ispirato e in parte più riuscito.
C'è da ammetterlo.
Ma la sensazione è sempre quella di vedere qualcosa di già visto, solo con altre chiavi di lettura.
Che siano le visioni mistiche di Midsommar o che sia una versione meno sanguinolenta di The Perfection, il mondo della musica e le fragilità di una giovane donna sono sempre materiale perfetto per un horror. Aggiungiamoci l'istituto musicale con professori severi, la famiglia ingombrante e il rapporto burrascoso di gelosie e invide con la sorella e le caselle da spuntare sono piene.
Anche se qui i momenti brividi duri e puri mancano.
Ci sono però scherzi di cattivo gusto e qualche visione che fa sussultare, c'è una tensione crescente e c'è un finale niente male che illude doppiamente.


La prezzemolina Sydney Sweeney dimostra ancora una volta di saper bucare lo schermo, con Madison Iseman a funzionare in panni antipatici.
Gli ambienti scolastici, con le gare, le invidie, gli amori, sono sempre un terreno fertile per il genere horror nelle sue derivazioni, e pur non raccontando niente di nuovo, pur decidendo -fortunatamente- di non approfondire la parte soprannaturale del racconto lasciando aperta la porta della psicologia, questo Nocturne è l'unico titolo del pacchetto Prime che si può consigliare per Halloween. 
Anche se di meglio in giro c'è, visto che pure una fifona come me è delusa dalla mancanza di spaventi incontrati.


Voto: ☕½/5

10 commenti:

  1. La storia non è poi "così horror", ma il film è apprezzabile per una buona "tensione".

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    1. L'invidia fra sorelle ne mette, e di spavento vero ce n'è solo uno.

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  2. Mi sa che li salto tutti e quattro.

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    1. Mi sa che fai bene anche in questo caso. Io mi sono lasciata ingannare, ma per questo Halloween potevo recuperare titoli migliori e più spaventosi.

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  3. Sydney Sweeney davvero ovunque ultimamente, bisogna dire che riesce a tenere quasi da sola una storiella che sa tanto di già visto che per lo meno funziona, il migliore del letto, ma solo perché gli altri tre film sono davvero poca cosa. Cheers!

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    1. Esatto, vince facile la sfida.
      Non fosse una copia sbiadita di altri horror/thriller potrebbe anche avere qualcosa da dire, invece pure l'ambientazione non lascia il segno.

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  4. E' l'unico del pacchetto che ho visto fino ad ora e sì l'ho trovato abbastanza godibile. Leggo ovunque, invece, che gli altri sono evitabilissimi.

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    1. Leggi bene, confermo tutto: fermati finché sei in tempo, gli altri sono una perdita di tempo.

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  5. E' il primo che ho visto e finora unico, e probabilmente rimarrà tale, del pacchetto Blumhouse, che mi sa che è proprio un pacco. :)
    Un thrillerino guardabile, ma assai modesto. Se gli altri sono peggio, tremo al pensiero. :)

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    1. Trema solo al pensiero, perché tanto non fanno tremare ma solo sbadigliare.
      E pure infastidire.
      Potevo impiegarla meglio la mia settimana di Halloween!

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