Mondo Serial
Bisogno di un'ondata di freschezza?
Queste serie, divertenti ma profonde, veloci ed esaltanti, fanno al caso vostro.
Il tutto, in breve:
Our Flag Means Death
In breve: l'aristocratico e timido Stede Bonnet molla famiglia e affari per inseguire un sogno: diventare un pirata.
Il suo carattere e la sua ciurma di disadattati (chi in fuga, chi in cerca di vendetta, chi perfettamente camuffato) non sono però i più tipici della vita piratesca, ma nonostante questo, riuscirà a farla in barba al governo inglese e farsi amico, e forse pure qualcosa di più, il temibile Barbanera.
Chi c'è: c'è Rhys Darby come tragicomico protagonista, ma in un cast come sempre variegato e rappresentativo, c'è soprattutto Taika Waititi, aitante pirata e creatore, produttore, regista della serie. Che dà il suo tocco comico inconfondibile.
Episodio Migliore: difficile scegliere tra mappe del tesoro fasulle, allestimenti teatrali e truffaldini schemi a piramide.
Vince il finale, anche se poco piratesco.
Funziona? Sì, prese le giuste misure e capiti i caratteri dei vari componenti della ciurma, ci si affeziona anche al mozzo più strano e dalla voce angelica. Le trovate buffe non mancano, e i risvolti romantici non fanno che aumentare la presa di una serie storicamente poco affidabile, che pur non avendo il piglio esilarante di What we do in the shadows, si fa irresistibile.
Tornerà? Sì, una seconda stagione è già stata confermata e visto il fantastico finale con più colpi di scena, ne vedremo delle belle!
Single Drunk Female
In breve: Samantha è giovane, carina e disoccupata.
È soprattutto un'alcolizzata, licenziata e arrestata perché ha dato in escandescenza contro il capo.
Ora si ritrova a dover lasciare New Yok per tornare a vivere con la madre, in libertà vigilata e con l'obbligo di frequentare gli Alcolisti Anonimi.
Non sarà facile, soprattutto affrontare l'ex che sta con l'ex migliore amica, ma con il giusto sponsor e il giusto supporto, Sam potrebbe trovare la sua strada.
Chi c'è: c'è la giovane e spigliata Sofia Black-D'Elia, mattatrice dalle giuste spalle che comprendono l'idolesca Lily Mae Harrington, l'aitante Garrick Bernard e la rediviva Ally Sheedy, madre opprimente.
Episodio Migliore: senza nulla togliere al presente, l'episodio flashback incentrato su James (1x08) batte la concorrenza.
Funziona? Sì.
Meno profondo dell'episodio a tema di Euphoria ma capace di raccontare bene i disagi, le cadute, i mostri che porta con sé l'alcool e la dipendenza.
Qualche cliché di troppo e qualche prevedibile svolta non guastano la visione.
Tornerà? Sì, la seconda stagione è già stata confermata e pure qui il finale scoppiettante lascia aperte molte piste.
Undone - Stagione 2
In breve: avevamo lasciato Alma fuori dalla caverna in attesa del padre e di capire se era davvero diventata pazza.
La ritroviamo lì, ma con una sorpresa: il suo piano ha funzionato, il padre non è mai morto, e lei è diventata una professoressa che di fisica s'intende.
Ma com'è che la vita non è felice?
Che la quotidianità la schiaccia e la madre sembra sempre triste?
Convinta di poter aggiustare tutto, Alma inizia una nuova avventura nel passato con l'aiuto di una sorella altrettanto dotata di poteri, cercando di capire come cambiarlo per migliorare il presente.
Chi c'è: sempre loro, il cast variegato che comprende la testarda Rosa Salazar e il buon Bob Odenkirk.
Ma soprattutto c'è quel matto di Raphael Bob-Waksberg con Kate Purdy alla produzione e alla scrittura che regala passaggi intensi e salti nel tempo e loop temporali che la tecnica del rotoscopio rendono ancora più affascinanti.
Episodio Migliore: senza troppi dubbi, il commovente Rectify (2x07), in cui si scava nel passato più remoto della famiglia per sanare una ferita che ha influito sulla vita di tutti.
Un esempio perfetto di visione d'insieme.
Funziona? Sì.
Se la prima stagione poteva dirsi perfetta anche con il finale aperto, questa continuazione ha tenuto fede e ha anzi aumentato la bellezza di un prodotto strano, che meriterebbe più attenzione.
Tornerà? Ancora non si sa se la serie si fermerà a quest'altro finale perfetto o se si deciderà di approfondirlo.
Non saprei cosa sperare.
Voto: ☕☕☕½/5
Ricky Gervais - SuperNature
Quando si parla di Ricky Gervais, lo strascico di polemiche è inevitabile.
Le ricerca e le vuole, come ogni comico che si rispetti.
Con il suo ultimo spettacolo, registrato anche per Netflix, Gervais non si risparmia: parla di trans, di gatti, di Dio, di AIDS e di comicità stessa.
Mettendo in chiaro una cosa in questo mondo di politicamente corretto e di shitstorm facile: se ti ha offeso, se non ti ha fatto ridere, il problema potresti essere tu.
In questo clima già alla partenza infuocato, non ho problemi a dire che non tutte le battute mi hanno fatto ridere, che non tutti i momenti dello spettacolo mi hanno strappato una risata, anzi, alcuni mi hanno messo a disagio essendo chiaramente troppo (eccessivi, forti, messi lì per fare polemica...).
Mettersi a citare i propri tweet, poi, mi fa sempre un po' tristezza.
Anche se le risposte sono al vetriolo.
Ma messi da parte questi momenti, resta un Gervais che si diverte e che il suo lavoro lo sa fare, sa costruire uno spettacolo e pur ridendo delle sue stesse battute, tiene in pugno il pubblico.
Lo sfrutta e lo conosce.
La parte sulla natura, la meno polemica, è ovviamente la mia preferita, e tra un baby Hitler e l'anatomia animale, passo sopra anche al ricercare la polemica a tutti i costi.
Alla fine, Netflix non ha tagliato niente, giusto?
Voto: ☕☕½/5
Undone 2, come anche la prima stagione, non parte benissimo, ma poi funziona
RispondiEliminaL'inizio con me ha funzionato poco perché mi ero dimenticata gran parte della prima stagione, ma una volta rimessa a fuoco, che gran bella serie ne è uscita!
EliminaI pirati non fanno mai per me. Nonostante Taika Waititi, Our Flag Means Death mi sa di fordianata lontana un miglio. XD
RispondiEliminaSingle Drunk Female me lo sono bevuto con gusto e ora sono già in astinenza in attesa della seconda stagione.
Dopo aver adorato la prima stagione, Undone 2 devo decidermi di iniziarlo. Temo la delusione, ma la tua promozione mi fa ben sperare.
Su Our flag means death, ti consiglio di dare alla serie una possibilità (e soprattutto di andare Molteni primi 2 episodi molto introduttivi) perché è veramente incredibile, e i pirati alla fine non sono che una scusa per parlare di altro
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