8 giugno 2022

Emergency

Andiamo al Cinema su Prime Video

Torni a casa e trovi qualcuno svenuto nel tuo soggiorno.
Che fai?
La risposta più sensata è chiamare i soccorsi.
Mettiamoci una variabile, però.
Torni a casa, tu, uomo, e trovi una ragazza svenuta e semisvestita nel tuo soggiorno.
Che fai?
La risposta più sensata resta chiamare i soccorsi, ma la paura di essere accusato di molestie frena questo tuo istinto.
Mettiamoci delle altre variabili.
Torni nel tuo appartamento condiviso nel campus del college, e tu, ragazzo nero, assieme ai tuoi coinquilini altrettanto neri, trovi una ragazza, bianca, semisvestita e svenuta in soggiorno.
Nessuno di voi sa come c'è finita lì.
La risposta più sensata resta chiamare i soccorsi, ma la paura di essere accusati di molestie, peggio, di essere subito aggredito dalla polizia, di finire in prigione senza nemmeno passare per il tribunale, è forte.
Così forte da mandare in panico e da mandare in fumo il piano perfetto che avevate per la serata.


Inizia così Emergency, un film che sembra partire come i più classici film da college americani: una serata che vuole essere epica, in cui Sean e Kunle tenteranno di essere i primi studenti neri a partecipare a tutte le feste delle confraternite durante lo Spring Breaks, il "Legendary Tour".
Un modo per celebrare la loro amicizia e cercare di conquistare nel mentre le loro belle.
Ma quella ragazza, bianca, nel loro soggiorno, incosciente e chiaramente intossicata, rovina i loro piani.
Chi é?
Come c'è finita lì?
E soprattutto, che fare, ora?
Inizia così una notte molto più folle del previsto, in cui cercare di salvare la ragazza evitando la polizia, i controlli, le false accuse.
Non facile però passare inosservati in un campus pieno di feste, tra posti di blocco e quartieri sorvegliati, con la sorella di quella ragazza alle loro calcagna, pronta a fare la mossa sbagliata pur dichiarandosi non razzista.


Entrare nei panni dei protagonisti, sentire il mirino puntato addosso solo per via del colore della pelle, diventa grazie ad Emergency un'esperienza che toglie il fiato.
Basta poco -parcheggiare nel posto sbagliato, avere uno specchietto rotto-, per andare ancora più nel panico visto quello che per altri neri ha significato.
Ma se non bastasse questo esperimento immersivo che tiene desti, tiene con i nervi a fior di pelle con tanto di inseguimento da film d'azione, c'è uno scontro di mentalità, di amicizie, in atto.
Tra chi pianifica il suo futuro e chi lo manda letteralmente in fumo.
Tra chi si sente responsabile e rischierebbe, chi invece più egoista ma quasi più realista, lascerebbe la patata bollente ad altri.


Forse non tutte le decisioni che prendono i protagonisti si capiscono, non tutte giustificano la lunga notte che ci fanno trascorrere con il destino di una coltura di batteri come ulteriore preoccupazione.
Ma approfondendo il loro stesso cortometraggio, Carey Williams e KD Dávila mettono in piedi una sceneggiatura calibratissima che potrebbe fare da spin-off a Dear White People, sostenuta da personaggi ben caratterizzati (non manca la spalla comica distensiva Carlos con il suo marsupio, gli aghi morali di quella sorella impazzita).
Il più lo fanno i due protagonisti RJ Cyler e Donald Elise Watkins, che danno il meglio di sé in una scena a cuore aperto che riesce pure a commuovere, in un finale amaro difficile da dimenticare.

Voto: ☕☕½/5

1 commento:

  1. Un classico film da college americano, forse non così classico, che ancora mi manca.
    Dovrò rimediare, e che cavolo!

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