12 gennaio 2024

Titina

Andiamo al Cinema a Noleggio

1926, Polo Nord.
Ci sono Umberto Nobile, Roald Amundsen, il loro equipaggio, e c'è Titina.
La cagnolina di Nobile, un Jack Russell raccolto per strada, che lo ha accompagnato a casa, al lavoro e ora nella sua impresa più grande: raggiungere il Polo Nord, il suo centro esatto.
Un'impresa che però non è stata facile da affrontare.
Un'impresa voluta da Amundsen prima di tutti, che si è affidato a Nobile per la creazione di un dirigibile adatto (il Norge), che ha fatto tappa alle Isole Svalbard, e soprattutto in cui non sono mancati screzi.


Prima, durante e soprattutto dopo.
Con i due a dichiararsi detentori unici dell'impresa raggiunta, sbeffeggiando l'altro, in un orgoglio patrio che ha trovato campo libero negli anni di Mussolini.
Per questo Umberto Nobile riparte, l'idea è fare un nuova impresa, in un nuovo dirigibile (l'Italia), sempre con Titina al suo fianco.
Le cose, cose ben sappiamo, non sono andate molto bene, c'è pure un film (La Tenda Rossa) con Sean Connery a ricostruirlo.
E qui?
Qui grazie all'animazione si osa di più.


Si fa di quella cagnolina il punto di vista privilegiato, la si segue nelle sue fughe, nelle sue esplorazioni personali, nei suoi incontri magici pure.
Diventa un testimone in più, e colora quei filmati di repertorio in bianco e nero che rendono un progetto misto questo film di animazione norvegese che però non prende posizione.
Non sta dalla parte di un esploratore eccentrico come Amundsen, si mostrano i suoi difetti, il suo ego, pure il suo tentativo di cibarsi di Titina in direzione Alaska.
Non sta neppure dalla parte di Nobile, nella sua ossessione, nel suo orgoglio ferito che mette in pericolo i compagni di viaggio.
Ma lo sceglie come altro protagonista, immerso nei suoi ricordi, nei suoi filmati d'epoca, a raccontare ancora una volta alla sua cagnolina cosa sono riusciti  fare.
È un tuffo nella storia, con qualche cliché italico che fa sorridere, tra sfottò fascisti e gelidi paesaggi.
Poi c'è la magia, quella che solo l'animazione sa mostrare, che fa seguire Titina nei suoi incontri speciali, rendendo musicale e unico anche il peggiore degli incubi.


È un film speciale, quello di Kajsa Næss celebrato in Norvegia per la sua complessità, celebrato nel mondo per il suo mescolare i generi, i temi e in fondo anche il pubblico. Con i più piccoli a simpatizzare per un buffo cagnolino spedito al nord del nord, i più grandi a rivivere un'impresa che ancora oggi sembra impossibile.

Voto: ☕☕/5

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