31 agosto 2018

Venezia 75 - The Favourite

L'ultima cosa che ti aspettavi da un regista come Yorgos Lanthimos era un film in costume. Un film in costume per la precisione ambientato alla corte della regina Anna d'Inghilterra, durante la prima guerra moderna contro la Francia.
C'è da dire che The Favourite Lanthimos non se l'è scritto come invece gli altri suoi film, ma comunque ritrovarsi con lui fra relazioni pericolose e giochi di potere fa strano.
Fa strano perché sempre delle solite relazioni pericolose e giochi di potere si tratta, con due arriviste a contendersi i favori di una regina viziata e infantile, con colpi bassi, strategie a lungo termine e ogni mezzo a disposizione per vincere la lotta.



Lady Marlborough, amica, amante e soprattutto vera reggente per le decisioni politiche del trono, vede la sua influenza messa a rischio dall'arrivo della cugina Abigail, assunta come semplice cameriera di corte dopo le disgrazie che han mandato in rovina la sua famiglia.
Sfruttando le sue capacità, i suoi bei modi e pure la sua bellezza, Abigail non ci metterà molto a togliersi dall'ombra e dal degrado, elevandosi a dama e confidente e molto di più, mettendo quell'Anna malata e provata al centro di un pericoloso triangolo.

Per la prima volta, Lanthimos non invita a scomodare tragedie o drammi antichi, perché mai come questa volta riesce a fare una commedia, a far ridere, sfruttando al massimo le capacità e le espressioni comiche di Emma Stone, che sì, continua ad inanellare ottimi film e ottimi registi alla sua carriera. A darle filo da torcere, una Rachel Weisz bella e volitiva come non mai, e un'Olivia Colman che si abitua a portare la corona, e con i suoi modi regali e grotteschi, offre un'ottima prova.
Il trio di attrici oscura così gli attori relegati in ruoli marginali, sono loro, con i loro costumi sfarzosi, muovendosi in una reggia da invidia, a fare il film. Lo zampino di Lanthimos ovviamente si sente, in quei movimenti di macchina che studiano lo spazio, in quelle sovrapposizioni continue, in quella musica che fa da contrappunto, e in scelte inaspettate come balli che strizzano l'occhio a quelli di oggi.
Non è il Lanthimos che ti aspetti, quindi, ma è la storia che ti aspetti, in cui una lotta prende il sopravvento, lasciando però solo perdenti sul campo e vittoria nel pubblico.

3 commenti:

  1. E invece già dai trailer mi aspettavo questi intrighi, queste simmetrie e questo Lanthimos più femminile del solito. E lo aspetterò, quindi, ma più per il cast che per altro. Il greco mi stranisce, mi convince a metà, già quando è nel suo.

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    1. Qui è meno greco del solito, più da commedia, più leggero nonostante tutto funzioni come nelle più grandi occasioni passate. Loro, poi, sono strepitose.

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  2. Quindi un film che sorprende.
    O forse no?

    La tua recensione mi ha spiazzato. Quindi è in perfetto stile Lanthimos. ;D

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