7 luglio 2019

La Domenica Scrivo - Di concerti, di Resistenza, di chitarre

Qual è il primo concerto a cui sei stata?
Gli Ska-p!

L'ultimo?
Gli Ska-p!

Ehm... ma come, non sei stata ad altri concerti nella tua vita?
No no, voglio dire, non sono una tipa da concerti ma qualche sfizio, qualche prova l'ho fatta.
Ho visto i Subsonica cantando tutte le canzoni a squarciagola, ho visto i Muse da un anello altissimo di San Siro, ho visto i Mumford & Sons a Firenze accompagnata da un amico che non li conosceva, ho visto i Radiohead a Udine, ma troppo distante dal palco per sentire la vera magia e ho visto pure i metallari Trivium, ne ho parlato QUI.
E alla fine, sì, ho rivisto gli Ska-p!



Dove?
Questa volta non più nella città vicino casa ma a Padova, allo Sherwood Festival.

Quando?
La scorsa settimana, ovvero a 30 anni il che significa 15 anni esatti dopo averli la prima volta, nella mia prima volta ad un concerto.
Presente quei casi della vita, quelle coincidenze, quei cerchi belli da chiudere? Ecco.

Con chi?
Non più con le mie amiche del cuore -che si sono diradate negli anni e che tra le altre cose con coprifuochi da rispettare se n'erano andate prima della fine del concerto lasciandomi lì con compagne di classe improvvisate-, ma con il giovine. Un po' costretto, c'è da ammetterlo.

Com'è stato?
È stato strano, ma bellissimo.
È stato come tornare indietro nel tempo, alla spensieratezza di quegli anni e propria dello ska, all'impegno politico fatto di slogan e di parole che, a conti fatti, poco ha portato in 15 anni vista la situazione politica attuale.
Ma ho ballato, ho saltato, ho pogato. 
Godendomi canzoni che non sentivo da anni -facciamo 13, che un po' di Ska ho continuato a sentirlo in adolescenza, prima di abbandonarlo a favore del primo indie/brit rock- e maledicendomi per non essermi preparata e averli messi in cuffia durante la settimana.


E il giovine?
Il giovine come sempre ha trovato il suo lato positivo. Il lato tecnico, apprezzando e ammirando la bravura degli strumentisti, la voce ancora pulita e bellissima di Pulpul. Le installazioni video ad accompagnare le canzoni, le scenette di Pipi sul palco.

E tu?
E io ho continuato a sentirmi giovane e felice, sudata e un po' provata -che la schiena e le ginocchia ti fanno capire che così giovane non sei. E anche se a tratti retorici, quasi superati, quegli slogan, quella voglia di giustizia, legalizzazione e lotta ho continuato a sostenerli, ché mai come ora c'è bisogno anche di questo, di Resistenza. Che passa anche attraverso canzoni che hanno quasi 20 anni, attraverso concerti nostalgici e pugni alzati al cielo.

Aggiornamento del 07/07

Qual è il primo concerto a cui sei stata?
Gli Ska-p!

L'ultimo?
I Toto.

I Toto?
Sì, dopo la ventata di gioventù degli Ska-p, e dopo aver "costretto "il giovine ad accompagnami, io sono andata con lui a vedere i Toto. Nella mia cittadina, con un castello alle spalle.


E?
Ed è stato bellissimo. È stato strano anche, andare ad un concerto di una band di 60enni di cui pensavo di conoscere appena 3 canzoni (la scrubsiana Africa diventata un gran finale di 15 minuti, Hold the Line, pezzo d'apertura, e la mia preferita: Rosanna), scoprendo man mano di conoscerle un po' tutte, bene o male.
Ed è stato ancor più bello sentire conversare questi 60enni, lasciarsi andare ai ricordi, agli inizi in un garage, alle canzoni composte per i dubbi delle figlie, per un riff che non se ne va dalla testa.
È stato ancora più bello l'omaggio all'amico George (Harrison), colui che ha spinto Steve Lukather a imbracciare una chitarra, con While my guitar gently weeps a commuovere fino alle lacrime.

E il giovine?
Il giovine era esaltatissimo. Un misto di invidia e ammirazione per un gruppo strumentalmente impeccabile, capace di tenere con il fiato sospeso o di esaltare con pezzi senza voce, di riempire il suono con una sola chitarra e con un numero impressionante di percussioni.

E tu?
E io ammetto di aver patito un po' i lunghi assoli di chitarra, che non sono mai stati nelle mie corde (ahah). Molto, molto meglio quelli di tastiera/piano, a ricordare un Seb goslinghiano.
E io pur non essendo tipa da concerti mi sono ritrovata nel giro di 5 giorni a vederne due, diversissimi e lontanissimi tra loro, ma sentendo un'energia, un amore e una passione che non si spegono, né dopo 15 anni né a 60.


6 commenti:

  1. Ti sembrerà strano ma non ho sentito parlare di entrambi, cioè non li conosco proprio, vabbè poco male, l'importante è che ti siano piaciuti entrambi i concerti ;)

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    1. Dei Toto secondo me non puoi non conoscere Africa o Rosanna, classici che al cinema o nelle serie TV vengono usati spesso, e poi tutti quei brani di cui non saprò mai il titolo ma che alla fine conoscevo pure io, senza saperlo :)

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  2. Ecco, sono due gruppi che ho sempre ascoltato e che spuntano sempre nelle mie playlist in cuffia, che però non ho mai avuto l'occasione di vedere dal vivo, quindi vedi? Ne hai già visti due più di me, grazie per l'ottimo resoconto ;-) Cheers

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    1. Se in toto in cuffia fanno fare bellissimi viaggi, ora devo rimediare e rimetterci gli Ska-p, sia mai che ritrovo lo sprint dei 15 anni!

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  3. Conosco solo i Toto (Africa, colonna sonora di una scena esilarante del telefilm Chuck) ma le atmosfere descritte entusiasmano :)

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    1. A sorpresa sì, mi ci vuole un po' per entrare nel mood giusto per un concerto, e forse è anche questione di chi mi ci accompagna :)

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