20 luglio 2019

Serenity

Andiamo al Cinema

Anne Hathaway è da tempo che non azzecca un ruolo.
Se mettiamo da parte il non del tutto riuscito Colossal, almeno da Interstellar.
Matthew McConaughey è da tempo che non azzecca un ruolo.
O meglio, che è imprigionato nello stesso -quello di Rust Cohle.
Se mettiamo da parte il non del tutto riuscito Gold, almeno da Interstellar.
Steven Knight ha un andamento altalenante.
Capace di scrivere e dirigere film indimenticabili come Locke e serie TV come Peaky Blinders, sa anche fare flop clamorosi con Taboo o Allied.
Metti questi tre nomi che scottano in modo non positivo, e cosa potevi aspettarti?



Un risultato ridicolo.
E pensare che l'idea era buona.
E pensare che l'interpretazione di McConaughey non è male se si passa sopra il fatto che resta ancora una volta intrappolato nel solitario dal misterioso passato che vive un presente di alcool e testardaggini.
E pensare che Anne Hathaway... No.
Su Anne Hathaway fatico a trovare qualcosa di buono da dire, nemmeno la virata in biondo, nemmeno se la sua interpretazione da femme fatale necessaria alla storia, consegnandola nel ridicolo e nelle ridicole mani di un Jason Clarke più fastidioso del solito.


Il problema è allora lo sviluppo.
Se la prima parte in cui sembra davvero di essere dentro un triangolo pericoloso di passioni degno di un thriller estivo di Rai2, con Baker Dill ossessionato da un pesce che continua a sfuggirgli, indebitato fino al collo e che accetta la proposta indecente di uccidere il marito della sua ex che abusa di lei e forse anche di quel figlio che è proprio suo, di Baker (riprendiamo il fiato e l'orientamento), tutto cambia con una rivelazione che vorrebbe essere geniale ma che è... ridicola.
L'aggettivo è sempre quello, e lo è nonostante l'idea sia davvero originale e di per sé buona. Ma è mal gestita, portata avanti con una pesantezza che affossa la seconda parte, che affatica la visione.
Tutto sembra troppo assurdo e quando quel tutto si risolve in modo retorico e buonista, allora il ridicolo riaffiora tra le labbra.
Contaminato da Black Mirror -le ultime incongrue stagioni, ovviamente- il risultato è dimenticabilissimo e si finisce per capire la casa produttrice che ha cercato di pubblicizzarlo il meno possibile.
Il suo destino era già scritto.

Voto: ☕☕/5


6 commenti:

  1. Troppo brutto non l'ho trovato personalmente, l'assurda virata finale se non altro coglie di sorpresa, però è senz'altro un pasticcio indegno dei bei nomi coinvolti. Non male McConaughey, ma la Hathaway... Forse al suo peggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il colpo di scena 'è stato ma se già la prima parte si sosteneva più come guilty pleasure, la seconda ha iniziato a entrare in zona retorica senza convincermi.
      Non brutto-brutto ma davvero ridicolo e dimenticabile.

      Elimina
  2. Io un occhiata gliela do comunque, se non mi piace lo dirò nella recensione xD

    RispondiElimina
  3. Ne sto leggendo solo male, peccato.
    Knight mi lasciava qualche speranza.

    RispondiElimina
  4. Mi ha fatto abbastanza ridere. Ho iniziato a capire dove sarebbe andato a parare in tempi non sospetti.
    McConaughey ha comunque sempre il suo perché, ma la Hathaway bionda non si può guardare! Non si spiega come faccia ad essere in sala da tre settimane

    RispondiElimina