7 luglio 2021

Ballo Ballo

Andiamo al Cinema su PrimeVideo

Colonna sonora insostituibile ad ogni festa, presente in ogni compilation quando ancora le si facevano per i lunghi -ma anche per i brevi- viaggi in macchina.
Prima ancora, compagnia del sabato sera dai nonni, lì a far ridere e far commuovere per le sue carrambate.
Poi, canzone a far da sfondo al mio video per la laurea (a tema) e pure canzone sigla del giovine imbarazzato nelle feste di cui sopra (A far l'amore comincia Drew).
Insomma, Raffaella Carrà è giustamente l'icona che è anche perché a lei, alle sue canzoni, sono legati i ricordi di molti, compresi i miei.


Quando è arrivato su PrimeVideo Ballo Ballo ho gioito. 
Pur avendo paura.
Che si sa che non tutte le produzioni spagnole escono bene, anzi, spesso intrise nel trash, nel kitsch, nell'esagerato. E se dici Ballo e se dici Spagna, il pensiero corre a Paso Adelante che, ecco… meglio stendere un velo pietoso.
Ma vuoi mettere un musical tutto dedicato alle canzoni della Raffa? 
Cos'era, un regalo di Natale in ritardo dedicato a me e al migliore amico?
Purtroppo, però, è arrivato in piena quarantena, in zona arancione e poi rossa, con il divieto di vederci e la promessa di aspettare. 
Lo avremmo visto insieme.
Ma tra giudizi tiepidi, il tempo che è passato, Ballo Ballo è finito in fondo alla lista e ora che si può uscire, ci si può vedere, che voglia abbiamo di starcene chiusi in casa davanti alla TV?
Ci voleva la triste notizia di ieri a farmi cambiare idea.


Ma Ballo Ballo è davvero il tributo che la Raffa nazionale si meritava?
Nì.
Ingenuo, kitsch, esagerato nei colori come nella recitazione, Ballo Ballo è un musicarello come se ne facevano una volta: dove a contare non è la storia che si racconta, ma i momenti musical, quei balli scatenati e ben coreografati, quei costumi vistosi, e soprattutto quelle canzoni che funzionano anche in spagnolo.
Avvisata di fastidiosissimi problemi di doppiaggio dove si è cercato di inserire a forza il testo italiano, Ballo Ballo ho preferito vederlo in versione originale.


Non c'ha guadagnato troppo Ingrid García-Jonsson, protagonista che dovrebbe essere una ballerina capace di oscurare tutte le altre, ma non lo è. La sua Maria funziona più come ragazza della porta accanto con un grande sogno che come ballerina di punta, e le motivazioni che rendono il  ballo così importante per lei, beh, potevano essere approfondite meglio.
Arrivata a Madrid dopo la rottura sull'altare con il fidanzato italiano, Maria troverà presto un'amica, un rifugio, una collega di lavoro in Amparo, l'amica sola e testarda che tutti vorremmo avere.
Maria trova pure uno spasimante, che lavora nella TV pubblica come censore proprio lì dove lei vorrebbe entrare come ballerina: nel programma della grande star Rosa, sottoposta però a tagli, divieti morali, rigide regole di portamento.
Anche se non sembra, tra un appuntamento, una litigata e un inseguimento all'aeroporto, sono gli anni della dittatura franchista.
E qualche stoccata, qualche frecciatina alla TV che era e alla TV che pure la Carrà ha aiutato a cambiare, c'è.


Ballo Ballo vorrebbe essere più profondo di quello che è, vorrebbe avere una lettura storica e culturale, ma si perde presto e facilmente nei suoi numeri musicali… e come biasimarlo?
Le irresistibile canzoni della Carrà fanno da traino al film, dove il ballo decisamente moderno di Maria funziona fin là, mentre funzionano alla grande i colori sgargianti e le coreografie vintage che hanno la loro apoteosi nella Fiesta finale.
Dove appare pure lei, caschetto biondo d'ordinanza, in un cammeo sorridente come sempre è stata.
Non il modo migliore per salutarla, ma di certo il più genuino e divertito.


Voto: ☕☕½/5
Voto alla carriera di Raffaella: ☕☕☕☕/5

8 commenti:

  1. C'è l'ho lì che mi aspetta ma non l'ho ancora visto. Adesso urge recuperare...

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    1. Nonostante le aspettative base, mi aspettavo qualcosa di più Ma per consolarsi con le canzoni spumeggianti della Raffa va più che bene!

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  2. Ecco, meglio il suo ricordo e la canzone che questo film, che può rimanere lì dov'è..

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    1. Già, piuttosto dimenticabile, ma nella sua allegria ha aiutato a ricordare una grande come Raffa.

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  3. povera, non sapevo nemmeno stesse male
    però, non sarà il nuovo Mamma Mia! ma almeno loro un omaggio del genere glielo hanno fatto

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    1. Diciamo che potevano farlo meglio, ma accontentiamoci lo stesso. Noi abbiamo spezzoni e repliche di tutti i suoi programmi a farci compagnia in queste sere.

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  4. Viva il trash spagnolo, ma questo è troppo anche per me. XD

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    1. Rispetto alle Case di Carta o alle Elite varie qui c'è la componente musical e le musiche della Raffa a fare la differenza.
      Un pregio per me, un difetto per te immagino.

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