Nonostante qualche piccolo titolo che incuriosisce ma che sarà difficile trovare sotto l'onda della DC, a questo giro è lo streaming a piazzare il film più interessanti:
AL CINEMA
Sfuggito alla rubrica della scorsa settimana perché stranamente in uscita di venerdì, segnalo quella che per buona pace della DC resta il titolo di punta.
Adattamento di un Premio Strega con un Favino in gran spolvero, ma che a me mette la pulce per recuperare il romanzo.
Spin-off di Shazam! che si concentra sull'antieroe interpretato da Dwayne Johnson.
A me, basta così.
Gianni Di Gregorio torna a raccontare le peripezie del suo Professore, questa volta sfrattato da Roma, tornerà in provincia nel Palazzo di famiglia che ha visto tempi migliori.
Ma il cambiamento, porta ad altri, romantici cambiamenti.
Un regista che sempre mi ha incuriosito, e che vorrei finalmente approfondire.
Terza regia per Kim Rossi Stuart che qui racconta di un padre, del suo ranch, di un figliol prodigo che torna ad aiutarlo per domare un cavallo selvaggio, in cui la metafora è ben evidente.
Polveroso, ma interessante.
Dalla Danimarca, la fuga dalla società di un uomo che incontra un malvivente pieno di denaro alla ricerca di un fantomatico villaggio vichingo.
Follia del nord, che incuriosisce.
Vincitore al Sundance, rappresentante della Bolivia agli Oscar, la storia di due anziani allevatori di lama tentati dalla comodità in città che il nipote gli offre.
Piccolo film, grandi paesaggi.
Un documentario che ripercorre la spedizione in Tibet del fotografo Vincent Munier alla ricerca del fantomatico animale.
Una storia che gli appassionati di Cognetti ben conoscono, ritrovando proprio lo scrittore come narratore.
IN STREAMING
Ethan Hawke e Ewan McGregor sono due fratellastri che si ritrovano riuniti per il funerale del padre che hanno in comune.
Con una coppia di attori così, come resistere?
Il film politico e pure un po' ruffiano di Venezia.
Il resoconto appassionante e ben equilibrato del grande processo ai dittatori argentini.
Ne ho parlato QUI
Netflix punta sempre più sulle produzioni sudcoreane, quando strizzano l'occhio alla nostalgia per gli anni '90, poi, sembrano perfetti per il suo target di pubblico.
Si parla di primi amori, amicizie adolescenziali e struggimenti vari.
Raymond & Ray potrebbe risultare interessante, molto meno le uscite al cinema
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