Andiamo al Cinema
C'è chi sogna di diventare medico, chi artista, Ria no.
Lei vuole fare la stuntwoman.
Si allena, gira video, scrive alla sua beniamina Eunice Huthart, aggirando bulle più forti di lei e i consigli di professori che etichettano la sua origine come quella tipica di chi gestisce ambulatori.
A darle man forte, le amiche di sempre, folli come lei, e la sorella Lena, artista mancata che la scuola l'ha lasciata e ciondola per il quartiere.
Tutto cambia, anche la sua fiducia in sé, quando Lena cambia: cambia modo di atteggiarsi, cambia abiti pure, e abbandona la pittura per amore.
Quello verso un giovane medico che potrebbe diventare presto, troppo presto suo marito.
E qui Ria sente puzza di bruciato, e non è solo la sua gelosia o la sua paranoia a parlare.
Qualcosa in Salim e nella sua famiglia non va e inizia una missione investigativa, fatta di appostamenti, camuffamenti, intrusioni per cercare di stanare la verità e fermare il matrimonio.
Polite Society è il film che non ti aspetti.
Non se non conosci Nida Manzoor, almeno.
La creatrice, sceneggiatrice e regista di We Are Lady Parts, piccola serie TV inglese con protagonista una band punk composta da ragazze di origine pachistana alla conquista di Londra, contro tabù, ma anche abbracciando le loro tradizioni.
Le stesse che si abbracciano e che fanno furore qui, con le parti d'azione e pure quelle musicali ad abbracciare la cultura pachistana rendendo la visione ancora più entusiasmante.
Perché sì, per fermare il matrimonio in questione è necessaria una buona dose di calci, pugni, scontri e risse.
Siamo ben distanti dalla Bollywood di RRR, le scene in questione restano coreografiche ad alto effetto senza però essere esagerate al limite del trash.
E allo stesso tempo siamo più genuini del polpettone indigesto What's Love, con Lily James occhio esterno a sottolineare certi cliché.
A fare la differenza sono loro, le sorelle Khan interpretate con entusiasmo da Priya Kansara e Ritu Arya.
Qui si parla di donne, con donne, e si mostra come un film d'azione al femminile può essere anche un coming of age, un grido di sorellanza e pure un film romantico sci-fi dai colpi di scena inaspettati.
Cresce, Polite Society, da una prima parte di sospetti a una seconda di indagini mal condotte, porta a un terzo atto esplosivo dove la creatività dà il meglio di sé.
In un mix ben costruito che funziona, si finisce per divertirsi e entusiasmarsi per una tipa strana come Ria, il suo sogno di fare la stuntwoman e riuscire nel reverse spinning kick.
Voto: ☕☕☕/5
Dal trailer non gli davo due lire, poi recensioni come la tua mi hanno aperto gli occhi. Vedrò presto!
RispondiEliminaLo stavo per saltare anch'io finché non ho notato il nome della regista: sapevo di potermi fidare visto la serie che aveva tirato fuori l'anno scorso.
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