Andiamo al Cinema
La Pixar è tornata.
È tornata al cinema, prima di tutto.
Con un film originale, dopo 3 anni passati a essere dirottata direttamente su Disney+.
Ed è un peccato che piccole gemme come Soul, Luca e mettiamoci in parte pure Red non abbiano potuto godere del grande schermo. Unica eccezione il prequel non così richiesto su Buzz Lightyear, altra visione estiva.
Ma la piattaforma creata in tempi di pandemia doveva essere rimpolpata, le famiglie dovevano avere nuovi contenuti, magari anche a pagamento.
Così non sorprende se Elemental sia stato un flop nei botteghini americani, con quelle stesse famiglie abituate ad avere presto, troppo presto, il loro titolo disponibile in un abbonamento già pagato.
Chi ci perde è il cinema inteso come ambiente, ovvio, e i più piccoli che perdono quel momento unico che è la scoperta, il vivere, una sala cinematografica.
Lo capiranno, prima o poi, i bestioni dello streaming?
La Pixar è tornata.
È tornata ai temi che gli è cara e abbraccia sempre più quelli attuali, dando voce a chi finalmente può raccontare la sua storia.
Torna e lo fa con una metafora nemmeno troppo sottile, mostrandoci un mondo abitato da elementi che convivono in pace, anche se c'è chi viene relegato e si relega in un ghetto.
Tra acqua, aria e terra, fuoco rischia di evaporare, bruciare e spegnersi in mezzo agli altri.
Ma che succede se due opposti -i più opposti di sempre- finiscono per attrarsi?
Parte da questa banale premessa una storia che racconta ovviamente molto di più.
Racconta di immigrazioni e di desideri, di sacrifici e di sensi di colpa, di un certo razzismo e di certi pregiudizi duri a morire anche lì, in quel mondo sbalorditivo che è Element City dove la burocrazia è ligia.
I protagonisti sono loro: Wade, acquoso e piagnucolone, connesso ai suoi sentimenti, tenero e curioso, e Ember, figlia dal temperamento caliente di due immigrati che con fatica si sono costruiti il loro negozio, il loro mondo in un mondo nuovo, che lei dovrebbe prendere in gestione e che proprio per i suoi sfoghi di rabbia rischia di essere chiuso.
Che fare, quindi, se l'acqua minaccia tutto?
Minaccia il negozio e i sacrifici paterni, minaccia il quartiere con falle che devono essere sistemate e minaccia pure la pace di Ember, che di Wade si innamora, che prende coraggio confessando i suoi sogni.
Come fare soprattutto a stare insieme se si rischia di bruciarsi o di spegnersi?
La Pixar è tornata, si diceva.
E torna ad emozionare non solo creando un mondo ricco di particolari che lungo i titoli di coda si prendono il loro momento di ribalta, ma anche grazie a due personaggi che sanno come parlarci.
Uomini che piangono, donne che si arrabbiano, famiglie che non capiscono e altre che accolgono pur con battutine poco aperte, e l'amore che vince su tutto.
Sfido a non commuoversi, se non davanti a un lieto fine che corre veloce, davanti alla bellezza di luci e animazioni, con gli elementi che si padroneggiano, cambiando colore, intensità di fiamma, stato di liquidità, facendo perdere la testa.
Non come le sperimentazioni viste in Spider-Man, ma fuoco, acqua, terra e aria sanno il fatto loro.
La colonna sonora è il giusto richiamo a una storia di immigrazione raccontata da un figlio di immigrati com'è Peter Sohn, ma il rischio metaforone pesante e poco ispirato è evitato, proprio grazie all'inventiva e a una sceneggiatura che respira, che non mette un solo obiettivo da raggiungere a tappe come spesso accade, ma che prevede parentesi romantiche, pause sportive e momenti comici in cui sorridere.
Io, visto il trailer, ringrazio di aver trovato una versione in lingua originale, dove i giochi di parole, le frecciatine, non mancano e sono ovviamente intraducibili.
Sì, la Pixar è tornata.
Non è quella di una volta, che stupiva e sperimentava, che anticipava e che inventava un nuovo linguaggio, ma è quella che abbraccia mondi per creare un dialogo che sa parlare, ancora una volta, ai grandi e ai piccoli.
Con la sua magia, con la sua bellezza.
P.S. Ad anticipare Elemental è il cortometraggio Carl's Date, in cui ritroviamo la splendida coppia formata da Dug il cane parlante e il signor Fredricksen alle prese con il suo primo appuntamento dopo tanti, tanti anni.
Preparate i fazzoletti e se ne volete ancora, Dug's Day vi aspetta su Disney+ con altre piccole divertentissime storie… SCOIATTOLO!
Veramente una bella sorpresa, da vedere al cinema, per godere delle splendide animazioni e di quei colori favolosi!
RispondiEliminaAlmeno noi italiano gli stiamo dando più fiducia, se la merita come si merita l'attenzione di una sala! Che animazione!
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