18 ottobre 2023

LOLA

Andiamo al Cinema su Raiplay

È la risposta più banale a una domanda banale:
ucciderei Hitler.
(la domanda: cosa faresti se potessi tornare indietro nel tempo?)

In LOLA la domanda che due sorelle si pongono è diversa, ma non è così diversa la risposta:
cercherei di salvare vite.
(la domanda: cosa faresti se potessi vedere il futuro?)

LOLA è infatti una macchina che riesce a catturare le onde radio del futuro e attraverso radiogiornali, video, telegiornali, raccontare a due sorelle cosa succederà.
Fattore non da poco: siamo in piena II Guerra Mondiale, con la Gran Bretagna bersaglio dei bombardamenti tedeschi e quindi la possibilità effettiva di salvare vite, inserendosi nelle radio e avvertendo i futuri obiettivi che vengono prontamente sgomberati.


Il problema, per ogni interferenza con il tempo è sempre quella:
cosa cambierà, nel futuro?
Cosa o chi andrà perso?
Perché da angeli in incognito, Thomasina e Martha diventano una pedina importante dell'esercito, ma quelle canzoni, quei film, quei concerti che vedono nel futuro, che solo loro conoscono e ammirano, vanno persi.
Niente più David Bowie, per dire.

Ecco una domanda difficile, allora:
quante vite vale, un artista come David Bowie?
quanto passato può essere cambiato, per privarcene?

Le cose per Thom e Mars si fanno via via più complicate, e non solo per questi dubbi artistici e morali.
Con i tedeschi che capiscono il gioco e iniziano a bluffare, con l'amore che si mette in mezzo al rapporto speciale tra le due, con l'invasione che diventa ormai inevitabile e cambiare sponda, pure.


LOLA ha fatto parlare di sé non solo per un nuovo modo di approcciarsi ai paradossi temporali, che trovano la porta sempre aperta da queste parti.
Ma anche per come è stato girato.
In pieno lockdown, isolati in una tenuta di campagna, con le riprese effettuate in macchina da presa 16mm Bolex e Arriflex e con una Newman Sinclair 35mm del 1930.
Le stesse attrici, quindi, si sono trasformate in operatrici.
Insomma, oltre alle macchine del tempo, in questo caso vintage come poche, abbiamo pure un utilizzo alternativo e vintage davvero, del found-footage.


Perché LOLA è anche un mockumentary, si presenta come un film formato da una raccolta di video trovati di cui però non ci sono prove di autenticità.
Chi sono, Thomasina e Martha Hanbury? Che ne è stato di loro e del racconto quasi fantascientifico che mostrano?
Il mistero è servito e nel suo piccolo (e piccolo è anche il formato, appena 79 minuti di durata), Andrew Legge ha fatto grande il suo esordio.
Intrigando, soprattutto, giocando con le attrici Emma Appleton e Stefanie Martini e con la storia.

Domanda facile: quando smetteranno di affascinarmi i film sui viaggi nel tempo?
Risposta altrettanto facile: mai.
Soprattutto se sanno giocare con la storia, regalando una You Really Got Me da brividi.

Voto: ☕☕½/5

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