25 novembre 2018

La Domenica Scrivo - 30 Anni

Avere 30 anni.
E non sentirseli nemmeno un po'.
O forse sentirseli tutti, chissà.
Sarà che sono vecchia dentro da un po', che le cose da ggiovani mi sono resa conto che poco mi interessano.
Sarà che il fisico che non fa sport da una quindicina d'anni inizia a presentare il suo conto in quanto a scricchiolii, sarà che in fondo, avere 29 anni è stato come averne 30.
Ormai si è lì, al confine, e tutti lo sottolineano.
Guardare indietro è come fare un tuffo nel passato più remoto, più per gli amici lasciati per strada che per i divertimenti in sé, che la discoteca mai mi è interessata e ho sempre preferito bere con moderazione gustandomi quel bere e il divertimento, e quindi non ho seratone da rimpiangere, bevute fino a star male da espiare.
Forse sono sempre stata più giudiziosa e seriosa del dovuto.
Ma 30 anni fan paura lo stesso.



Colpa di traguardi imposti, di scadenze che ci si è dati.
Che fine ha fatto l'adolescenza?
E i vent'anni dei sogni chiusi nel cassetto?
Forse persi in qualche trasloco, forse ancora in attesa di quella scrivania in cui riporli e rimirarli.
Faccio un bilancio, però, e i conti tornano.
Torna quella stabilità che ricercavo e che anche se gli sbalzi d'umore sono all'ordine del giorno, penso di aver trovato in un giovine che si fa ancòra, si fa roccia.
Torna la stabilità fisica, nella scelta di una casa che mi rappresenta, che prende più vita e forma, anche se in un mese funestato dai lutti difficili da processare.
Torna perché un po' di sano egoismo, di prendermi cura di me, è diventato il nuovo obiettivo.
Che a 30 anni preferirei combattere contro le rughe e non con i brufoli.
Che a 30 anni vorrei essere un po' più flessibile, e non svegliarmi ogni mattina con il mal di schiena.
Che per i 30 anni ho deciso di guardare a me e non agli altri, e quindi no a cene laboriose, no a giornate passate ai fornelli, no festeggiamenti che richiedono quella dose di stress che al momento so che non riuscirei a gestire.
Sì alla fuga, allora, breve ma rigenerante, al freddo artico di Berlino, a trovare una sorella che sta lì e a far festa lì, a 1000 km di casa ma con un pezzetto di casa al fianco.
Sì a piccole rivoluzioni, che passano fra le mani di un parrucchiere di cui presto parlerò, perché sì, tornare a scrivere queste domeniche come si deve, come mi piaceva (cercando spunti, riflettendoci, approfondendo) è quello che voglio tornare a fare.
Mi guardo indietro, e anche se il lavoro dei sogni resta fra i sogni, mi sembra di farlo mentre picchietto su questa tastiera e raggiungo chissà chi nel mondo. Il lavoro vero permette comunque una dose di creatività che -come mi sono ripromessa ogni anno a questa parte- vorrei poter sfruttare, e ora che ho 30 anni cercherò di farlo davvero.
Avere 30 anni e le idee non troppo chiare in testa ma i capelli che in quella testa per la prima volta sono diversi.
Avere 30 anni e aver capito che la stabilità non è così indispensabile, l'equilibrio invece sì.
Avere 30 anni e festeggiarli al meglio, senza sentirli troppo, che in fondo, da 12 anni a questa parte, compiere gli anni significa anche festeggiare quella notte che è quasi una contraddizione, in discoteca (rock) e alcolica com'è stata, in cui tutto ha trovato senso.

9 commenti:


  1. 29 anni è l’età in cui siamo più cool perché smettiamo di angosciarci cercando d’esser cool, più pop perché non ci frega ormai più niente d’esser popolari. Sono i 29 anni, quelli in cui abbiamo più amici: 80 circa e non di Facebook, 30% in più che in tutte le altre età, dice uno studio. Perché siamo meno ingenui ma non ancora cinici, meno egoisti ed egocentrici, perfino più carini: siamo noi stessi al nostro meglio. Desiderabili e desiderati. Usciamo ancora con quelli della scuola e dell’università, ma iniziamo a farci la birretta coi colleghi di lavoro – e si sa quanto si leghi lagnandosi del capo.
    Perché l’adolescenza è un incubo e i vent’anni una tragedia, anche se le foto, falsate dalla nostalgia, rimandano il contrario. Non sappiamo chi siamo o che ci piace, e temiamo troppo il giudizio dei coetanei per scoprirlo. Diamo consigli disastrosi, facciamo le peggiori gaffe, abbiamo morosi con la cresta; e allo stage stiamo sui nervi a tutti perché inceppiamo la fotocopiatrice e sprizziamo insopportabile ottimismo.
    E poi siamo spiantati: viviamo con mammà o improbabili coetanei che non lavano i calzini, abbiamo le dita sempre unte di patatine fritte. A vent’anni la vita può solo migliorare. A 29, invece, abbiamo un lavoro più vicino ai nostri sogni, un affitto magari di 18 metri quadri ma da soli, e non dobbiamo farci sempre il segno della croce prima di pagare 20 euro con il Bancomat. Abbiamo fatto pace con la testa, fatto pace con la mamma, il più delle volte mettiamo anche le mutande. Siamo meno ansiosi, meno brufolosi, innamorati senza le responsabilità di una famiglia.
    La vita, a 29 anni, è ancora tutta un’avventura. Soprattutto, a 29 siamo buoni amici.


    Costanza Rizzacasa d’Orsogna
    Corsera.
    Ventisettesima ora
    11/08/2014

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  2. Buon compleanno e benvenuta nel club dei 30. :) È proprio così, ci son giorni in cui stenti a credere di averceli, e altri in cui te li senti tutti e pure qualcuno in più. Complimenti per quei conti mica da poco che tornano e per la reazione tutto sommato composta. La mia fu più simile a quella di Joey. ;)

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  3. Augurissimi, Lisa, e sono contento di leggete un post così onesto. Perché diciamocelo, l'età non esiste: non per i tipi come noi, che alle cose da giovani non siamo mai stati dietro. Ne ho 24, eppure ogni tanto ecco rispuntare i brufoli, i capelli grassi... Assieme ai dolori cervicali, sì, o alla vista che diminuisce. Viva i giovani vecchi, che anzi, aspettano che l'età anagrafica un giorno combaci con l'età che si sentono addosso. Viva i post della domenica, che ritornano. ☺️

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  4. Buon compleanno.
    Sai che ti dico meglio essere giovani vecchi che il contrario.
    Quasi alle porte dei 50 posso solo dirti che l’eta’ è quella che ci si sente dentro
    Tu a trenta ti puoi considerare giudiziosa , responsabile forse ma non vecchia e poi se ci arrivi senza rimpianti vuol dire che hai fatto la cosa giusta no?’
    Avrai riso e pianto ,vinto e perso come è successo a tutti ,solo alla tua maniera .
    Mi piace quando scrivi che ora vuoi pensare più a te , prenderti cura.
    Bisognerebbe farlo sempre a ogni età.
    L’equilibrio è una cosa importante, il lavoro dei tuoi sogni? Non so se sia facile da realizzare..te lo auguro.
    Però se come me hai un lavoro che di sicuro non è quello che sognavi ma ti lascia una discreta indipendenza economica...che oltre a permetterti di pagare il mutuo ti da anche la possibilità di rincorrere i tuoi sogni ,tienitelo stretto più che puoi.
    Parrucchiere😂? Che vuoi farti bionda?
    Permettimi un solo consiglio se hai tempo torna a fare dello sport.
    È sempre un ottimo investimento.
    Ciao

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  5. Ad averceli ancora, soltanto 30 anni. :)

    Auguri!!!

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  6. Tantissimi auguri! Sono appena entrato nei 29, quindi questo post mi tocca particolarmente. Mi sembra che comunque tu sia su una buona strada, magari non avrai rispettato tutti i dettami e le promesse, ma mi sembri sul tuo percorso 😊

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  7. Tantissimi auguri Lisa!! 🎂🎊😘💕

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  8. Il giorno dei trenta iniziai il corso di wrestling, in barba agli acciacchi fisici. E a quasi quaranta sono ancora a pieno ritmo con crossfit.
    L'età è uno stato mentale, almeno fino a quando la Natura ci ricorda chi comanda.
    Auguri Lisa! :)

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  9. Gli Auguri te l'ho già fatti, tuttavia vorrei solo dirti che 30 son niente, pensa ai miei 33 :D

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