30 novembre 2018

Le Meraviglie

È già Ieri -2014-

Non siamo in Calabria, siamo in Toscana.
Non c'è una Cresima da preparare, ma c'è una trasmissione televisiva che si aggira per le campagne alla ricerca di talenti e di storie da raccontare.
C'è una famiglia complicata, soprattutto, quella di Gelsomina.
Figlia maggiore di genitori apicoltori, lui tedesco e despota, lei fragile italiana, Gelso ha imparato presto a prendersi carico del lavoro che la loro fattoria/azienda richiede. Poco importa se le norme igieniche, le leggi del lavoro, non vengono rispettate. Quel padre di lei si fida, quel padre a lei tutto affida.
Ma le tentazioni del mondo esterno si fanno sentire, hanno l'aura magica di una presentatrice TV dai capelli cristallini, hanno il fascino di un giovane tedesco chiamato ad aiutarli, ad imparare da lei.
È l'adolescenza che chiama, è la via di fuga, di felicità, che madre e zia sentono, quel padre teme.



Alla sua seconda prova Alice Rohrwacher si fa più intima, più personale, raccontando tratti della sua infanzia, della sua famiglia.
Resta l'amore per le piccole storie, gli strani personaggi, resta l'attenzione e la sensibilità verso piccole donne che crescono, che cercano con sofferenza la loro strada.
Gelso diventa così una piccola grande eroina, la sua famiglia difficile ma unita, protagonista di una storia che si fa difficile da dimenticare.


Non stupisce che un film così sia riuscito a vincere a Cannes il Gran Prix della giuria.
C'è della Francia dentro, c'è un'attenzione per i personaggi, per la loro crescita, con scene che sanno farsi magiche nella loro naturalezza.
I nomi altisonanti -che sia la sorella Alba o Monica Bellucci- vengono ridimensionati, rapportati alla piccola Gelso che ruba la scena. Con la sua bellezza particolare Maria Alexandra Longu s'impone, mentre la regia si sofferma sul suo profilo, sulle bellezze di quella Toscana, di quella terra etrusca ancora da scoprire. Una regia che si fa più onirica, più francese, appunto, mettendo in scena sogni ed emozioni, facendo volare il tempo al ritmo di un movimento, rendendo poetica pure Ambra Angiolini.
Così, nel giro di un solo film, ogni dubbio è già volato via, il cuore conquistato.

Voto: ☕☕½/5


4 commenti:

  1. Se l'esordio mi ispirava noia, questo al contrario mi chiama da anni. Per ragioni di urgenza, però, conoscerò prima Lazzaro sperando mi faccia felice. ☺️

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    1. Lazzaro lo conoscerò a breve anch'io, e dopo questa meraviglia spero davvero mi renda ancora più felice del recupero fatto. Qui, pane (e miele) per i tuoi denti ;)

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  2. Non l'avrò probabilmente capito, ma non mi è piaciuto ;)

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    1. Credo sia uno di quei film per cui conta molto il mood e il momento della visione, sono stata fortunata ma capisco le perplessità.

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