Qualche indizio sui migliori film del 2021 l'ho seminato ieri nei premi per categoria, ma prima del gran finale si deve passare per quei titoli che invece hanno profondamente deluso:
10. Bliss
Non è una delusione.
Senza troppi dubbi il film più brutto dell'anno.
E probabilmente anche degli ultimi anni.
Non salvo niente.
9. Fino all'ultimo indizio
Un film così vecchio che ancora non ci si crede l'abbiano prodotto.
Uno spreco non di uno, non di due, ma di tre premi Oscar che ci credono così tanto da sembrare ancora più sopra le righe.
In una parola: la noia.
8. Ammonite
Ancora prima che uscisse si gridava al capolavoro e all'Oscar.
Ne è uscito un film piuttosto irritante che punta sull'amore lesbo e su scene di sesso gratuite che pure gli Oscar hanno snobbato.
7. Old
Anche i colpi di scena di Shyamalan si fanno vecchi.
O meglio, della sorte dei protagonisti non mi è importato nulla.
6. I molti santi del New Jersey
Prequel attesissimo dai fan de I Soprano di cui non faccio ufficialmente parte.
La noia prevale, la sensazione che una miniserie avrebbe retto meglio si fa sentire.
5. In the Heights
Nell'anno in cui il mio amore per Lin-Manuel Miranda è scoccato, il suo primo musical mi delude.
Troppo musical, mal strutturata la storia, troppo facili le canzoni.
Fortuna che con Hamilton, Tick, Tick... Boom e Encanto si è fatto perdonare.
4. Madres Paralelas
Film di apertura a Venezia, film di ritorno di Almodovar.
Due storie che scorrono parallele senza mai incontrarsi, una coerenza che manca.
3. Dune
Una nuova poderosa saga che fa il filo a Star Wars anche se sì, è nata prima, lo so.
Peccato che in mezzo ad un cast simile e un comparto tecnico simile,
ci si sia dimenticati dei sentimenti.
2. The Power of the Dog
La colpa se la prende il romanzo, tra i più belli letti ultimamente e quindi difficile da adattare.
Ma se attori e regia fanno la loro parte, la sceneggiatura pecca di dimenticanze e di poca profondità che non possono che deludermi.
1. Don't Look Up
Fresca fresca di visione e di delusione.
Sono convinta che non ci fosse stato un cast così altisonante sarebbero partite le pernacchie da parodia e metaforona dei giorni nostri facile facile.
Invece il pubblico apprezza per l'immediatezza, i critici criticano per il didascalismo,
trovandomi d'accordo.
Adam McKay dopo due ottime prove torna agli inizi, al demenziale che non mi ha fatto sorridere mai.
Solo provare tanta tristezza per effettacci speciali, figure grottesche e una lunghezza inutilmente esagerata.
Ne riparlerò a breve, ma la delusione e l'irritazione sono alte.
Eppure 6 film voglio vedere, comunque effettivamente Fino all'ultimo indizio è poca roba...
RispondiEliminaCome sempre, le delusioni sono personali.
EliminaIl tuo primo posto quest'anno ne è un esempio.
Spiace trovare al primo posto Don't Look Up, che io ho trovato stellare non solo per il suo cast. Per me il film più divertente dell'anno.
RispondiEliminaDecisamente d'accordo su due lagne come Dune Du Du Du e Il potere del cagnolino. :)
Madres Paralelas pur senza entusiasmarmi non mi è spiaciuto.
Bliss è una schifezzuola poco riuscita, però ho visto anche di peggio. ;)
Questo perché ti concedi anche a film che non se lo meritano :)
EliminaSperavo di essere conquistata da Don't look up ma ho faticato e mal sopportato tutto, dalla regia al taglio ironico che no, non mi ha mai fatto sorridere/ridere.
Peccato, perché il messaggio è ovviamente importante, ma preferivo lo stile su cui si era assestato McKay in La grande scommessa e Vice.
Le classifiche sono fatte apposta per discutere ma personalmente mi annoiano, per questo non ne parlo mai... però voglio spendere due parole su Don't look up: non capisco (parlo in generale) perchè oggi dobbiamo per forza dividere i film in capolavori o ciofeche. Per me Don't look up sta nel mezzo, con sufficienza piena. Ma aldilà di questo contesto il fatto che sia demenziale: la satira è solo l'involucro di un film crudele e in certi punti perfino angosciante. A me (e non solo a me) in certi punti ha ricordato Melancholia di Von Trier, soprattutto nella parte finale (prima dell'epilogo-farsa). Mi ha piuttosto turbato, e l'ho trovato tutt'altro che stupido. Anzi.
RispondiEliminaIl ciclone Don't look up meriterebbe di essere studiato.
EliminaSnobbato nella sua uscita al cinema, arrivato su Netflix ha catalizzato discorsi, esaltazioni e prese di posizione.
Come sempre, qui, parlo di delusione. Che è personale.
Ma il lato tecnico mi ha irritato tra un montaggio frenetico ingiustificato, effettacci speciali che con il budget a disposizione non capisco e una lunghezza che spossa. Il messaggio è importante, e avrò modo di parlarne meglio nel post apposito, ma questo nuovo McKay che ricorda quello demenziale degli esordi, poco mi ha convinto.
Il taglio de La grande scommessa e di Vice era più nelle mie corde, anche per questo -tra aspettative e fastidio- se ne sta al primo posto.