13 gennaio 2023

Emily the Criminal

Andiamo al Cinema a noleggio

Tema: il debito dei prestiti studenteschi che attanaglia le vite di molti giovani laureati americani.

Possibilità di svolgimento:

1. Un dramma.
Di quelli dal sapore polveroso, con una studentessa di provincia che sperava di avere la sua occasione in un college prestigioso ma si ritrova a doversi dividere fra più lavori in cui la sua sudata laurea nemmeno serve, sacrificando se stessa, la sua vita, un possibile amore.
Ovviamente, la famiglia con problemi è un peso ulteriore.
Soluzioni? Non ce ne sono all'orizzonte, tenere duro o mollare tutto.


2. Una commedia
Di quelle frizzanti e leggere.
Anche qui la protagonista è una studentessa di provincia, che non sa rinunciare alla vita a NY dove ha studiato e che per mantenersi e mantenere il suo appartamento condiviso con i migliori amici si inventa, trova e perde numerosi e particolari lavoretti.
Possibili finali: 
- la salva un ricco amore
- la salva l'amica dalla famiglia ricca e generosa
- la salva la sua resilienza e il trovare il lavoro giusto -facciamo giornalista/scrittrice? Ovvio.


3. La criminal story.
Come?
Sì, perché non fare di un debito che blocca le aspirazioni, l'ispirazione pure, di una giovane artista il motivo per cui si dà alle truffe?
Perché non ci mettiamo la piccola tentazione, il guadagno facile della clonazione di carte di credito a contrapporsi a un lavoro stressante con la sola proposta di un tirocinio non pagato, e in mezzo pure una storia d'amore non propriamente romantico se si parla di educazione criminale?

Ok, ci sto.
Vada per questo!


Mettiamoci allora più tensione che azione, qualche inseguimento, qualche scontro, ma giochiamo più sull'ansia che le truffe generano, sui pericoli nascosti tra telecamere e chi nel giro c'è da più tempo.
Mettiamoci una protagonista silenziosa e solitaria, particolare, soprattutto.
Ma intelligente, e capace. Più di quel credeva lei stessa.
Chi prendiamo ad interpretarla allora se non Aubrey Plaza, reginetta dei piccoli film indipendenti che sanno dire bene cose grandi, e soprattutto capace di immergersi in ruoli "da strana" con facilità, risultando sempre affascinante.


Anche qui, anche nella sua depressione, nel suo prendere coscienza dei suoi mezzi e della sua situazione, passa al lato oscuro trascinando pure noi spettatori.
Facciamo il tifo per lei? Non proprio.
La capiamo? Un po' sì.
Stare nei suoi scomodi panni fa capire dove si ferma il nostro ago morale, e togliere lo sguardo a questo punto diventa impossibile.
Emily the Criminal si merita così la piena sufficienza, promosso pure dal presidente te Obama che l'ha inserito nella sua lista di filmo preferiti del 2022.
Perché c'è modo e modo di parlare di temi politici scottanti, con cui l'amministrazione Biden si sta scontrando.


Magari prima o poi faranno una commedia in cui il debito scolastico cancellato dal Presidente trasforma una ragazza in crisi in una ragazza dall'orizzonte finalmente roseo.
Intanto, godiamoci un film solido e teso, dal finale spiazzante.
Una variazione sul tema decisamente riuscita.

Voto: ☕☕/5

2 commenti:

  1. Mi avevi già convinto a "Aubrey Plaza" ;-) Spero di riuscire a vederlo nel fine settimana. Cheers

    RispondiElimina
  2. Il tema non sembra così interessante, mentre lo svolgimento e soprattutto Aubrey Plaza invece sì :)

    RispondiElimina