Mi capita sempre più di non aver voglia di leggere.
O di non averne il tempo.
Anche se di tempo e voglia in realtà ne avrei.
Ho le mie liste fisse, che come ogni schema fisso per chi è fissato, quando non riescono ad essere rispettate, mandano tutto in crisi.
Doveva essere il Natale de Il signore degli anelli.
Ma la vita sociale ha avuto la meglio.
Doveva essere il gennaio dei fumetti.
Ma il freddo non permette una facile lettura se i volumi sono ingombranti, e tutto è a rilento.
Cercavo una coperta in cui avvolgermi, in ogni senso.
Il libro che mi desse la spinta a tornare.
A riaprire questa rubrica che a volte sento come un peso da rispettare ogni lunedì, a volte come un modo per fissare quello che ho letto.
E consigliarlo, condividendolo.
Sempre più spesso mi sono sentita libera di non aggiornare il blog o i social con regolarità, di uscire da certe imposizioni tutte mie perché mica casca il mondo, anzi, il mondo neanche se ne accorge se faccio silenzio.
Ma se sono tornata alla lettura, se in una notte di gennaio, avvolta dalla coperta più calda, ho iniziato e finito un libro, lo devo a Craig Thompson.
E alla storia di cui ha voluto rendermi parte.
La sua storia, che parte da un'infanzia fatta di privazioni e di violenze a cui si scappa grazie alla fantasia, grazie all'amicizia speciale che lega due fratelli e arriva fino alla tarda adolescenza, in cui il mondo si inizia a scoprirlo, ad uscire dal nido e dal guscio scoprendo altre realtà, altri credi, l'amore.
A permeare il tutto c'è la religione, rispettata in famiglia e fonte di socialità fuori casa. Ma ovviamente anche di conflitti, interiori soprattutto se ci si sente inadeguati, diversi.
Ed è qui che arriva Raina, arriva l'amore, il desiderio, il vedere il mondo più grande, più complesso, attraverso gli occhi di un altro, in un'altra città.
E di creare, soprattutto, un proprio mondo, di dimensioni ridotte in cui rifugiarsi.
Nella semplicità di una storia che ha tutto per essere universale ma che è chiaramente così personale, Thompson disegna con pochi tocchi graziosi le sue riflessioni, i suoi dubbi, i suoi tentennamenti.
Gli anni '90 del grunge e i riferimenti musicali sono quei dettagli in più a rendere la storia di una coperta, di un ricordo e di un pezzo di vita, quello in cui avvolgerci in una lezione a cui da adolescenti non vogliamo credere: un giorno tutto questo dolore ci sarà utile.
letto 10 anni fa, mi era piaciuto molto
RispondiEliminahttps://stanlec.blogspot.com/2012/01/blankets-craig-thompson.html
Meraviglia delle meraviglie.
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