10 maggio 2024

Unfrosted

Andiamo al Cinema su Netflix

Il mondo si è diviso.
Non solo nel 1963, in America, un cui Kellogg's e Post si erano dati guerra per creare un nuovo modo di fare colazione. Ma soprattutto dopo la visione del film che racconta, molto a modo suo, questa guerra.
Il modo è quello folle, assurdo, esagerato di Jerry Seinfeld, il comico ormai 70enne che fa il suo esordio alla regia in un film.
Il fatto è che Seinfeld parte subito a mille, buttandoci dentro questa storia, questa rivalità, questa ricerca di una tartina perfetta, che entri nel tostapane, che i più piccoli possano cucinarsi da soli, che sia croccante e invitante.
Da una parte, allora, Seinfeld stesso nei panni del creativo della Kellogg's che decide di assoldare esperti della NASA come Melissa McCarthy, geni del computer, un computer stesso, dall'altra Amy Schumer nei panni della direttrice della Post, da sempre in affanno contro il gigante della K rossa che questa volta vuole batterla, usando ogni mezzo a disposizione.


In un tripudio di assurdità, questa guerra a distanza e fatta di esperimenti fallimentari e esplosivi (come una tartina viva e vegeta) fa perdere la testa a bambini che si gettano nei rifiuti pur di avere i test scartati, fa arrabbiare il temibile cartello dei lattai (capitanati da Christian Slater) vista la minaccia di una colazione senza scodella di latte, mette in sciopero le mascotte storiche minacciate dal nuovo prodotto (come Tony la tigre dentro cui si nasconde Hugh Grant che non vuole più prendersi sul serio) e c'è pure una corsa ad accaparrarsi lo zucchero migliore dal miglior malvivente da non offendere.
Si corre velocissimi, quindi, da una scena all'altra, da un volto noto all'altro, in un cast di comici ferrati e amici e conoscenti e cammei importanti che non c'è quasi tempo di commentare.


Corre, Seinfeld, e lascia da parte le risate.
Qualche battuta, qualche frecciatina, qualche riferimento visivo alle rivolte del 6 gennaio come ai complottisti dell'allunaggio, per dire, arrivano in modo ironico e tagliente, qualche battuta qua e là, una risata riesce a strapparla, ma è il tono che si dà questo film a dividere.
Tra chi ci vede un pastiche che è decisamente troppo (confuso, caotico, eccessivo) e chi a questo caos e a questa confusone riesce a fargli fare il giro e applaudire per l'eccesso che mette in mostra.
Faccio fieramente parte di questa seconda categoria, stupita e allibita per quello che ha visto.


Il sottogenere che sta diventando quello delle grandi invenzioni alimentari americane (sempre pronti a raccontare i loro successi) che già con The Founder (meno comico) e Flamin' Hot (decisamente più a tema) era riuscito a convincermi.
Vero che a parlare è la fan scatenata di Seinfeld -la serie- che è in me, o forse quella di Mad Men che si è ritrovata un cammeo strepitoso davanti, ma anche se preferisco i Pan di Stelle con il the a colazione, questa tartina non mi è certo andata di traverso.

Voto: ☕☕½/5

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