Una programmazione furente, sì, ma solo per un titolo.
Il resto se lo dividono Francia e Italia con piccoli titoli ricercati mentre lo streaming sta a guardare:
Si aggiunge un altro atteso tassello alla saga di George Miller e ci sono tutte le carte in regola per correre al cinema.
Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth come surplus.
Ci pensano i francesi a fare un film biografico che è anche testamento di una figlia dai genitori ingombranti. Chiara Mastroianni veste i panni del padre, e lo racconta.
Da Cannes, alla sala.
I francesi sono in fissa con i casi giudiziari, dopo Saint Omer e dopo Anatomia di una caduta, una storia vera di un militante dell'estrema sinistra che si dichiara colpevole di tutti i capi di accusa di cui è imputato, tranne l'omicidio.
Premiato ai Cesar, incuriosisce.
Ancora Francia per una commedia romantica atipica, sull'amicizia sbilanciata che si rompe con l'arrivo di una ragazza, che cambia l'equilibrio in una piccola città di provincia.
Il cast di giovanissimi attira.
Piccolo film italiano che mostra la violenza domestica ad altezza di bambino, che stringe amicizia con un ragazzo di strada a cui chiede di difendere la madre.
Barbara Ronchi può fare da sigillo di garanzia?
Alessandro Gassman e Benedetta Porcaroli protagonisti dell'adattamento del romanzo di Barbara Alberti escono in sordina e senza alcuna pubblicità..
Troppo apocrifi questi vangeli?
Come riprendersi dal divorzio dei genitori e conseguente trasloco?
Con le gare dei piccioni.
Non capisco come o perché, ma c'è Brian Cox.
Mentre la carriera di cantante è un flop continuo, mentre c'è aria di divorzio con Ben, J.Lo spera almeno che questo film futuristico contro le IA abbia successo.
Dubito...
Dallo Studio Colorido, la storia di una ragazza-demone in visita in un liceo.
Scatta l'amore con relativi guai, ovviamente.
Oggi è il giorno. Quello in cui riuscirò a vedere il mio secondo film di George Miller al cinema nella stessa vita. Per lungo tempo è stata un'utopia. Cheers!
RispondiEliminaLeggo queste nuove uscite e ognuna mi fa esclamare un "mah, forse più avanti". Ad eccezione di Gassman, per lui un "spero mai".
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