È già Ieri -2008-
Al cinema arrivano filmoni come Freaks Out e Madres Paralelas di cui ho già goduto a Venezia, ma dalle mie parti Titane o Petite Maman non vogliono uscire.
E allora io che faccio?
Semplice, recupero quanto mi ero segnata in agenda da chissà quanti anni.
Parecchi a vedere quanti ne ha già (tredici) Afterschool, inserito probabilmente solo per il cast.
Per Ezra Miller, qui al suo esordio prima di diventare lo strano oggetto di culto che è oggi.
Per Jeremy Allen White prima di farmi innamorare di sé in Shameless.
Per Addison Timlin, futura signora Allen White e ancora in attesa d trovare il ruolo giusto.
Insieme, sono in quel classico film di nicchia che più di nicchia non si può.
Quelli che ora si sono aperti al grande pubblico, ma nel 2008 se ne stavano nel circuito dei Festival con la loro narrazione rarefatta e volutamente diversa che omaggia Haneke e Gus Van Sant.
Siamo in un college privato, siamo in quella fase dell'adolescenza dove gli eccessi della droga ma anche dell'internet violento si fanno sentire.
E c'è un progetto video da portare a termine che porta il timido, represso, Robert ad essere il testimone assieme all'occhio della sua videocamera della morte di due gemelle popolari, stroncate da un'overdose.
Robert si chiude così ancora più in se stesso, pur trovando l'amore fugace per la compagna Amy, pur provando odio verso lo spacciatore Dave che la fa franca, pur trovando una via di guarigione nella realizzazione di un video ricordo dedicato alle due vittime.
Il tutto, però, finisce per dimostrare solo la sua incapacità di stare al mondo e di processare bene le emozioni.
Descritto così, Afterschool sembrerebbe pure interessante, dentro a quel mondo a sé che è l'adolescenza mostrandola senza troppi filtri.
In realtà, ad essere chiuso in sé e il film di Antonio Campos, che sceglie di raccontarcelo alternando i video che Robert realizza e guarda, in un silenzio che si fa sempre più opprimente e in una scelta di stile soffocante.
Ezra Miller dimostra di essere l'enfant prodige poi visto in …E ora parliamo di Kevin, ma non fosse per quel finale che fa rabbrividire e cambia improvvisamente la chiave di lettura di quanto abbiamo visto, Afterschool non varrebbe il recupero.
Voto: ☕☕½/5
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