23 novembre 2021

In Breve: Strappare lungo i bordi - Only Murders in the Building - The Baby-Sitters Club S02

La serie del momento, la serie per i patiti dei podcast, la serie che avrei voluto al tempo delle medie.
Sono tre, sono diverse, ma sanno essere tutte profonde e soprattutto ben scritte.
Eccole qui, in breve.

Strappare lungo i bordi


In Breve: la prima serie animata del fumettista Zerocalcare che dopo aver conquistato anche i non fumettari e essersi fatto conoscere con i brevi video animati a Propaganda Live in piena pandemia, è stato messo sotto contratto da Netflix.
Ne escono 6 episodi di appena 20 minuti, in cui il suo stile pop, il suo citazionismo e il suo passare si storia in storia rimangono, ma ormai lo conosci bene e già lo sai che sotto alle lamentele di una generazione, sotto i ricordi di un'infanzia, c'è un viaggio, c'è una meta, che farà male.


Chi c'è: c'è Zerocalcare, ovviamente, che doppia gran parte dei personaggi. 
E per un motivo splendidamente intelligente. 
C'è l'amico Secco in fissa coi gelati e l'amica Sara sempre profonda.
E poi c'è lui: Valerio Mastandrea a dare voce alla coscienza-Armadillo e pore il suo sigillo di garanzia.

Momento Migliore: il più leggero e divertente vede Armadillo declinare a modo suo l'uscire dal letto alle 2 di notte.
La più seria vede lo stesso Armadillo accertarsi del perché la mente di Zero divaga sul freddo del treno mentre è in viaggio. Lo dico? Sì, è un momento da pugno allo stomaco.

Funziona? Sì. 
Ed è un sì deciso.
Nei primi episodi si resta confusi, molto sfilacciati, fatti di scene e scenette che non si sa come interpretare.
Quando finalmente il tutto prende forma, alle lacrime, ai sorrisi complici del "ma sta parlando di me?" fanno posto lacrime sincere.
Il richiamo abbastanza evidente è a La Profezia dell'Armadillo, anche se la storia è diversa e riesce a funzionare senza far pesare le similitudini.
Merito di una voce ormai unica, romana certo, ma che parla a una generazione, ne tratteggia le paure, i dubbi, le speranze.

Tornerà? Probabilmente, visto il successo, Zerocalcare tornerà a collaborare con Netflix per una nuova serie.
Per il momento, restiamo grati, leggeri come fili d'erba, di questa miniserie che si è trasformata in una seduta di psicoterapia collettiva a cui poter tornare, per apprezzare dettagli sfuggiti.

Voto: ☕☕☕☕½/5



Only Murders in the Building


In Breve: tre patiti di podcast diversi per età e stile di vita si uniscono per indagare sull'omicidio avvenuto nello strepitoso palazzo newyorchese in cui vivono (l'Arconia) e su cui decidono di produrre un podcast.
Se i tre sono una giovane solitaria, un ex attore televisivo altrettanto solo e un regista teatrale in declino e indebitato, e se il morto in questione è collegato al passato della ragazza, ne vedremo e ne sentiremo delle belle!


Chi c'è: c'è Selena Gomez che sceglie bene i suoi progetti, c'è uno Steve Martin gigioneggiante e c'è la scheggia impazzita di Martin Short.
Un trio dall'alchimia stranamente fantastica.
Poi ci sono pure Sting (sì, Sting!), Tina Fey, Jane Lynch e Amy Ryan in brevi apparizioni a condire il tutto.

Episodio Migliore: senza troppi dubbi The Boy from 6B (1x07).
Narrato dal punto di vista di un ragazzo sordo, con le parole a sparire e il passato a rivelarsi.
Da applausi.

Funziona? Eccome.
E non lo dice solo la patita di podcast crime che è in me che si immedesima senza problemi nelle indagini amatoriali e nelle teorie che si vanno a comporre episodio dopo episodio.
O nei fan del podcast che i tre creano.
Ma strutturato a fare dei protagonisti stessi materiale di indagine, con i punti di vista ad alternarsi, intrattiene e fa divorare i suoi episodi.

Tornerà? Il finale aperto dice di sì.
La conferma c'è già.

Voto: ☕☕/5



The Baby-Sitters Club - Stagione 2


In Breve: Il club delle babysitter si è allargato, ma i problemi sono rimasti gli stessi.
Trovare la propria identità, il proprio equilibrio, affrontare lutti e cambiamenti, adattarsi mentre l'adolescenza inizia a bussare. 
Per fortuna, a rendere tutto più facile, sono le amiche giuste.


Chi c'è: sempre il solito, azzeccatissimo cast, con un'adorabile Alicia Silverstone come volto noto e adulto.

Episodio Migliore: difficile scegliere vista la cura della scrittura, tra una Stacey alle prese con il diabete e la nuova arrivata Mallory, vincono però le lacrime che l'elaborazione di un lutto da parte di Claudia comportano.
Anche se, lo ammetto, mi sono commossa alla fine di ogni episodio.

Funziona? Sì, e ormai non mi vergono più a dirlo.
Ad averne avute di serie così quando alle medie c'eravamo noi!
Se Big Mouth affronta la parte pruriginosa senza nascondere nulla, qui si affrontano tematiche più serie ma lo si fa con un'attenzione e una profondità che riesce a coinvolgere anche noi, ehm ehm, adulti.

Tornerà? La terza stagione non è ancora stata confermata.
Ma tifo ovviamente per il rinnovo.

Voto: ☕☕/5

9 commenti:

  1. Anche da bambino non sopportavo il fumetto. C'è chi lo ama e sono contento per loro.

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    1. Zerocalcare è riuscito a far avvicinare al fumetto pure me, e come ne sono contenta ora!

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  2. Ho visto solo OMITB che purtroppo non mi ha preso, forse perché al contrario tuo non sono patito di podcast, però ammetto che la delusione è stata anche forte, perché aspettavo di divertirmi molto.

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    1. Oh, mi dispiace. Io ci ho sguazzato anche se forse l'hanno tirata un po' per lunghe... Ma la struttura dei podcast crime, o dei docucrime, è la così: tanti sospetti, gli investigatori stessi a diventare protagonisti.
      Ovviamente, li aspetto per la nuova stagione.

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  3. Amato Zero, moltissimo.
    Only Murders deliziosa, ma con me non ingranava: fermo a metà.

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    1. Mi aspettavo un colpo di fulmine con il trio strampalato, però ti manca l'episodio più bello e il momento in cui finalmente le cose si fanno chiare... Resisti!

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  4. Uh, vengo a leggerti allora che pur essendo alla moda tu Zero po conosci meglio di me.
    Che bello ritrovarlo così, l'entusiasmo generale.

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  5. Le prime due sono due chicche assolute. Pure per chi, come me, non è patito né di fumetti né di podcast crime.

    Il club delle babysitter continua sorprendentemente a mancarmi. Questa volta sei riuscita a superarmi, sarà che è più tween che teen. ;)

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    1. Ma come, non ti ho ancora convinto a conoscere queste 12enni più sveglie degli adolescenti!
      Su, che è il buonismo giusto per te.

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