Lizzy e Red
Qualche anno fa, mi ero innamorata di una Zucchina.
Di un film in stop-motion, in realtà, coprodotto tra Francia, Polonia e Repubblica Ceca, che con grazia e una certa dose di umorismo nero, raccontava la storia di un orfano e di un orfanotrofio.
Quando ho visto tra i pochi film per famiglia in uscita Lizzy e Red, il collegamento non è stato immediato.
Diversa la plastilina, diversi i protagonisti, diversi i toni della storia.
Ma il marketing italiano rimarcava la connessione, anche se i creatori di quella Zucchina (Celine Sciamma alla sceneggiatura, Claude Barras alla regia) non sono coinvolti.
E quindi, chi sono questi creatori?
Fregata dalla pubblicità, una chance mi sono ritrovata a dargliela.
Purtroppo, però, perché il sentore era giusto: non troppa profondità, non troppa magia, in questa favola a lieto fine su un topo e una volpe.
E lo dico ben sapendo che i due protagonisti muoiono dopo pochi minuti, nessuno spoiler tranquilli, soprattutto se il titolo inglese tradotto è Anche i topi vanno in paradiso.
Ma alla fine, si è di fronte alla classica storia di iniziale antipatia, di fiducia che manca, di traumi da superare, per due animali che poi diventeranno amici, nell'affrontare assieme i passaggi di un'Aldilà che poteva offrire sfide e percorsi meno da cliché.
Invece ne esce un buddy movie in cui la timidezza di una volpe unita alla sfrontatezza spesso insopportabile di una topolina saccente, aiutano poco ad amare i protagonisti.
Salvo solo il finale, che spruzza un po' di magia sul ciclo della morte, aiutando i bambini a capirla.
Voto: ☕½/5
Brisby e il Segreto di NIHM
Ho rimediato alla cocente delusione, recuperando un classico e un trauma della mia infanzia.
Anzi, un doppio trauma.
Un film che quel topofilo del giovine ha inserito in Promessa, lui che lo scorso anno aveva richiesto Bianca e Bernie, lui che ha il suo classico Disney preferito in Basil - L'investigatopo.
Anche se entrambi abbiamo urlato "Brisbyyyy" per tutto il tempo facendo il verso a quell'impicciona della zia Bisbetica, poco ricordavo della trama.
Se non che da piccola mi aveva -giustamente- spaventata tra colori bui e ratti e gufi dagli occhi rossi, e che miei zii mi avevano tolto la possibilità di superarlo quel trauma andando a registrare sopra la VHS del film, denominato per non confonderlo con Fievel, "Topolina Vecio".
Di vecchio, effettivamente, Brisby ha parecchio.
La storia non di un giovane topo che deve affrontare le sue paure, ma la storia di una madre, vedova, con un figlio ammalato che rende impossibile il trasloco in vista della coltivazione dei campi.
Ma c'è ovviamente di più, c'è quel temibile segreto del NIMH che lascia a bocca aperta visto oggi: altro che amuleti, gufi-maghi, rivalità tra ratti!
Esperimenti su cavie, fughe e martiri, morte.
Forse anche per i toni, la Disney ha rifiutato il progetto, lei che un topo già ce l'aveva come icona, che di topi aveva già parlato proprio con Bianca e Bernie.
Così, Don Bluth se n'è andato, portandosi dietro il progetto che ha però subito un cambio notevole: il nome della protagonista su carta era diverso, visto che il racconto di Robert C. O'Brien da cui è tratto s'intitolava La signora Frisby e il segreto di NIMH, ma la società del famoso Fresbee non ha consentito all'uso del nome costringendo acrobazie in fase di ri-doppiaggio.
Come la storia di questa topina coraggiosa, possa essere stata vista come un buon investimento, fatico anche oggi a capirlo, tra il tema di fondo, i sacrifici richiesti, il passato a rivelare il segreto.
Certo, a spezzare la serietà della trama ci pensa un corvo buffo e combinaguai come Geremia, quella zia impicciona e ciarliera e anche i due figli sani, che coprono bene le spalle alla madre. Per non parlare di un aitante Giustino.
Ma da trentenne, quel gufo, quei flashback, quel ratto, ancora mi hanno fatto tremare.
E ora lo so che il segreto di NIMH, che cos'è quel NIMH, non lo dimenticherò facilmente.
Avevo amato anch'io la Zucchina, ma da questi Lizzy e Red giro al largo, marketing o meno. XD
RispondiEliminaFai bene, davvero una storiella per bimbetti fastidiosa dall'inizio alla fine.
EliminaMaledetto marketing.
I ratti in stop motion mi mancano ancora ma Brisby e il segreto di NIHM è uno di quei piccoli capolavori animati difficili da dimenticare (e uno di quei traumi infantili di poco inferiori a Return to Oz!)
RispondiEliminaMi sono salvata da Oz, per fortuna, ma Brisby continua ad essere un incubo anche oggi.
Elimina... e di traumatizzare gli spettatori.
RispondiEliminaOggi come allora, fatico a spiegarmi l'approvazione per certi personaggi spaventosi. Che infanzia abbiamo avuto!