Dopo un secondo volume piuttosto deludente, Love, Death & Robots torna sulla giusta strada.
Quella fatta di storie oscure e di storie aliene, di storie d'amore e di morte, intervallate solo qua e là da episodi più leggeri e ironici.
È breve ma decisamente più intensa, questa terza raccolta antologica in cui il meglio dell'animazione indipendente trova voce e trova spazio.
E io, ancora una volta, non posso che lasciarmi andare a farne una classifica:
9. In Vaulted Halls Entombed
di Jerome Chen
Con le questioni militari ho un problema di fastidio a pelle.
Sarà che negli anni, ne ho viste davvero troppe.
Quindi, questa fuga alla Tomb Raider da alieni voraci in cui si perdono pezzi poco per volta, finisce a fare da fanalino di coda.
8. Swarm
di Tim Miller
Altra operazione scientifico-militare, per sottomettere una specie aliena ai voleri degli uomini.
Ovviamente, etica a parte, non tutto andrà come previsto, nonostante l'inevitabile unione carnale fra i due protagonisti, non a caso lei ha voce di Rosario Dawson.
Animazione fluida, ma che non graffia.
7. Kill Team Kill
di Jennifer Yuh Nelson
Ripeto: con le questioni militari ho un problema.
Troppo machismo, troppi cliché.
Qui però gronda così tanto sangue che me la sono goduta di più.
6. Night of the Mini Dead
di Robert Bisi & Andy Lyon
Veloce velocissima questa versione in miniatura de La Notte dei Morti Viventi manda in brodo di giuggiole gli appassionati e non solo.
Condensando in pochi minuti cliché che fanno sempre sorridere.
5. Three Robots: Exit Strategies
di Patrick Osborne
Ritornano i tre robots del volume 1, e cercano di capire cos'è successo alla Terra, come gli umani hanno cercato di sopravvivere nei loro ultimi giorni.
Frecciatine e punzecchiature a ricchi miliardari e a survivalist vari, fino alla chiara stoccata finale.
4. Mason's Rats
di Carlos Stevens
Ok, ok, mi fermo a un passo dal podio con gli episodi leggeri e divertenti.
Anche se la derattizzazione di un fienile dal grano geneticamente modificato esalta nella sua identità scozzese.
3. Jibaro
di Alberto Mielgo
Nessun dialogo, solo urla, grugniti, silenzi.
Un protagonista che è sordo, che fa il cavaliere, che sopravvive agli incantesimi urlati da una sirena in riva ad un lago fino a meditare sanguinosa vendetta.
Fascino da vendere, animazione che fa perdere la testa e che fa passare sopra ad un trama non troppo coinvolgente.
Ma fra un sonoro con i fiocchi e movenze sensuali quanto la morte stessa, conquista.
Non a caso, il regista è lo stesso di The Witness, della prima raccolta.
2. The Very Pulse of the Machine
di Emily Dean
Sopravvissuta a un incidente con il suo rover, un'astronauta ce la mette tutta per sopravvivere e portare in salvo anche la salma della collega.
Il viaggio, come sempre, sarà soprattutto interiore, con conversazioni e citazioni poetiche che nascondono altro.
Ipnotico e onirico.
1. Bad Travelling
di David Fincher
Prendi David Fincher, prendi gli oscuri viaggi via mare d'altri tempi, prendi una ciurma da ammansire e da sacrificare in pasto ad una creatura mostruosa che chiede un passaggio.
E hai una di quelle storie oscure, da lupi di mare, da raccontare a lume di candela con del buon rum da sorseggiare.
Cosa volere di più?
Voto Complessivo: ☕☕☕/5
Come nel secondo volume, pochi robots mi pare...
RispondiEliminaPochi robot, molti alieni, ancor più morte.
EliminaMa il tiro è quello giusto ;)
Continua ad attirarmi troppo poco per pensare a un recupero di 3 stagioni...
RispondiEliminaIl suo bello però sono episodi che al massimo durano un quarto d'ora.
EliminaUn recupero con pochi sforzi e in mezzo a qualche riempibuco, ci sono storie preziose ;)