26 settembre 2019

Tolkien

Andiamo al Cinema

Nome: J. R. R. Tolkien

Famoso per: principalmente aver scritto Il Signore degli Anelli

Interpretato da: quel fusto di Nicholas Hoult, che né per altezza né per estetica mi assomiglia poi molto.

Biopic all'attivo: stranamente nessuno, Tolkien è il primo e nonostante la buona volontà del regista Dome Karukoski -che da orfano si sentiva legato alla mia figura- il suo è stato un flop notevole a livello mondiale. Forse doveva raccontarmi in modo e in anni diversi.



Anni raccontati: quelli della mia giovinezza: dalla veloce infanzia in qualità di orfano, agli anni della scuola, da quella privata dell'alta società di Birmingham sovvenzionata dalla mia curatrice a quelli di Oxford interrotti dalla chiamata alle armi.

Perché proprio questi anni? Sono quelli della formazione, quelli che mi hanno visto circondato da amici fedeli: i membri del T.C.B.S., amanti delle arti, del bel vivere. E sono quelli in cui ho conosciuto l'amore della mia vita, Edith, orfana come me, con me cresciuta. Tutto prima che la I Guerra Mondiale spazzasse via le nostre speranze.

Come sono raccontati questi anni? In un modo piuttosto prevedibile, a ritroso, con il presente rappresentato proprio da quella guerra e dall'inferno che è stato Somme, indietro fino all'infanzia, a quella madre che amava le storie e quelle storie che ho voluto raccontare io attraverso nuove, sconosciute lingue.


I punti di forza: ovviamente inserire qua e là riferimenti e citazioni da Il Signore degli Anelli o Lo Hobbit, strizzando così in continuazione l'occhio al pubblico di fan. Quel drago, che appare come un'ombra, come un fuoco, male non è. E sì, pure la storia d'amore con Edith per quanto arzigogolata ha un romanticismo notevole grazie all'alchimia tra Hoult e la Collins.

I punti deboli: la classicità del racconto, con il solito lato tecnico encomiabile come sempre e forse per questo ancor più polveroso. La passione di Hoult per il personaggio c'è, ma manca una vera e propria storia, manca qualcosa di diverso se non un bel compitino che inquadra me e quegli anni.
Lasciando fuori parecchio: la religione, per dire, ma anche un fratello che chissà dove sparisce per tutto la durata del film.

Quindi? Quindi meglio conoscermi attraverso le storie che ho raccontato, gli indizi su di me che ho ricamato, la mia vita, i miei amori sparsi tra libri e sì, pure la trilogia di Peter Jackson che mi ha reso famoso a tutti.

Voto: ☕☕½/5



5 commenti:

  1. Mmm, non so, non fremo al pensiero di recuperarlo, nonostante la bella coppia protagonista.

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    1. Come sopra, lo si guarda senza troppo impegno e senza troppe sorprese... film classico in tutto e per tutto.

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  2. Io avevo voglia di vederlo e rimpiangevo di non essermi mosso per tempo visto che qua in giro mi pare che non lo programmino più già da un po' nei cinema. Questa tua recensione mi consola, evidentemente non mi sono perso granché!
    Certo, passasse un domani in qualche cinema all'aperto o cineforum probabilmente me lo guarderò.

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    1. Diciamo che è quello che ci si aspetta da un biopic in costume: non è male ma è anche decisamente classico e senza troppa inventiva nel raccontare il suo personaggio. Se capita, comunque, una visione senza impegno gliela si può dare.

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  3. Non ti si può nascondere niente ;) Film senza infamia né lodi, lo si guarda, si sa un po' di più su Tolkien ma continuo a pensare che sono gli anni più interessanti -quelli della stesura del romanzone- a meritare di essere raccontati.

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