17 settembre 2019

In Breve su Netflix: Glow s03 | Dear White People s03 | Dead to Me

Un martedì seriale al risparmio, in cui si passano in rassegna terze stagioni ed esordi così così passati su Netflix

Glow - Stagione 3
In breve: Le Gorgeous Ladies of Wrestling sono in pianta stabile a Las Vegas. I pro sono un hotel equipaggiato a disposizione, i contro la poca creatività che ripetere sera dopo sera lo stesso identico spettacolo comporta. Metti che quell'hotel inizia a sembrare una prigione, senza fidanzati e senza figli, e il rischio crollo è alto.
Meglio o Peggio? Meglio. Si spazia e si dà spazio a tutte le protagoniste, con episodi volutamente a sé e Ruth che si mette da parte. Ma il gruppo è unito, l'obiettivo di riscatto -nella carriera, in amore, nella propria identità- è forte.
Il punto forte: la new entry Benny e il suo ballo, il finale natalizio che non ti aspetti in pieno agosto ma che è nostalgico il giusto.


Dear White People - Stagione 3
In breve: no, non è la classica stagione 3 di Netflix che va fuori fase e inizia a parlare di misteri e strane sette. O forse sì? Di certo, si uccide il narratore, si passa ad episodi corali alla ricerca di una messa a fuoco. Mentre aspettiamo che Sam trovi il filo logico dei pezzi del suo puzzle e del suo film, assistiamo alla solita girandola di amori travagliati, ambizioni per cui combattere, razzismi sottili. Con il #MeToo che non poteva rimanere fuori dai temi.
Meglio/Peggio: Purtroppo, peggio. Abituati alla schematicità delle passate stagioni, alla voce di Giancarlo Esposito, qui c'è molta più confusione e molti personaggi appaiono sbiaditi, con un Lionel sempre più macchietta difficile da digerire.
Il punto forte: non più la presa in giro di Scandal, ora si passa a The Handmaid's Tale, con la stessa Moss -membro di Scientology- chiamata in causa.

Dead to Me
In breve: il marito di Jen muore in un incidente stradale e lei -cattiva, snob-cerca di farsi forza nel più classico gruppo di sostegno dove conosce Judy, che mente su chi ha perso e su chi è. Nasce però una strana amicizia, con Judy che va a vivere nella dependance di Jen e la aiuta a superare il lutto, sperando che la verità non venga mai a galla.
Bene/Non bene: salutato dai più con entusiasmo, io c'ho visto solo situazioni altamente prevedibili fin dal primo episodio, con un finale che non stupisce, e una serie di monologhi che per quanto centrati, sanno comunque di trito nel periodo altamente politicamente corretto che stiamo vivendo. Bene solo la Cardellini, fragile e sempre bellissima.
Il punto forte: la musica metal usata come sfogo. Apprezzatissima dal giovine.

2 commenti:

  1. Glow, quest'anno, non mi interessava, almeno dopo i primi episodi: trovo abbia già perso cose da dire, ma magari ritento (nei prossimi pasti, ovvio).

    Dead to me, nonostante l'oggettiva prevedibilità, mi è piaciuta più dell'ultimo BLL. Sarà che loro due, molto sottovalutate, sono una più brava e bella dell'altra.

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    1. Glow è leggero e sempre più a misura del suo cast, ma in mezzo ad episodi che girano a vuoto c'è ancora qualcosa da dire, come compagno di pasti fa il suo dovere ;)

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