Allison è un'ex attrice, ora regista, in cerca di ispirazione nel cottage in riva al lago di Blair e Gabe, futuri genitori.
No, Allison è un'attrice, protagonista del film di Gabe, suo marito, che la tortura fingendosi innamorato di Blair per tirarle fuori l'interpretazione migliore.
No, Allison è una sceneggiatrice in crisi, che cerca una storia da raccontare.
Qual è quella giusta?
Quella basata su una semplice vacanza che si trasforma in un pericoloso confronto tra una coppia non certo ben affiatata e la loro ospite provocante e ammaliante?
Quella in cui le occhiate fanno il più anche se ci si perde in lunghissime disquisizioni sul femminismo, il mondo di oggi, i massimi sistemi per smascherare quanto l'altro ci è insopportabile?
O quella in cui tutta questa tensione è materiale di un film, che viene girato proprio in quel cottage, a ruoli invertiti, in un pericoloso gioco psicologico che può spingere in modo più allarmante il limite di sopportazione dei tre?
E l'orso bruno del titolo?
È quello che spaventa dietro a dei cespugli? Quello che appare improvviso in mezzo alla strada? O quello che ferma l'azione davanti la porta di casa?
Risposte, io non ne ho.
Questo strano film che stranamente mi ero segnata in agenda, è un gioco di scrittura che lascia volutamente fuori ogni spiegazione.
Un esercizio di stile, verrebbe da dire, di quelli cari ai piccoli film indie e che si gioca tutto in uno stesso ambiente, con gli stessi tre attori.
Se regge, è in gran parte grazie alla bravissima Aubrey Plaza, qui sensuale e insopportabile, pazza e carnale più che mai, che si confronta con l'angelica Sarah Gadon e conquista il buon Christopher Abbott.
Il gioco funziona, per quanto senza regole precise.
Lasciando sospese le risposte, la chiave di interpretazione.
Ma la sensazione è che questo orso bruno sia più ingombrante del necessario, come se il regista Lawrence Michael Levine abbia pensato: due idee, sono meglio di una.
Anche se questo è un film, non un Maxibon.
Voto: ☕☕½/5
Messo da parte qualche tempo fa, ma quella stranezza di cui parli mi aveva respinto e, purtroppo, mi respinge ancora. Ma il cast è di quelli bellissimi!
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