8 giugno 2019

The Perfection

Andiamo al Cinema su Netflix

Inizia e pensi di trovarti di fronte a un thriller raffinato ed elegante, ambientato nell'altolocato mondo della musica classica dove solo bellissimi e bellissime sono ammesse.
Prosegue, e capisci che così non è.
Forse stai vedendo un revenge movie o un epidemic movie, che lascia spazio a tocchi allucinanti ed esagerati che non erano messi in conto: in cui una ex bambina prodigio decide di vendicarsi nei confronti di chi ha preso il suo posto all'interno di una rinomata accademia, diventata ora una star a livello mondiale mentre lei era impegnata ad accudire la madre morente.
Si prosegue così tra vomito, diarrea e menomazioni varie, finché la vendetta cambia sponda.



E allora credi di essere davanti a uno strano horror splatter, in cui il sangue scorre a fiume, le bellissime protagoniste fanno a gara di cattiveria finché quella vendetta non sposta obiettivo un'altra volta, così come il genere che si va ad accasare in quella del rape and revenge.
È un oggetto strano The Perfection, sa essere prevedibile in alcune sue svolte e imprevedibile in altre, e nella traiettoria finale che andrà a prendere.
Messo all'interno dei film che sfruttano l'ondata femminista del momento, ha qualcosa da dire e lo dice senza prendersi troppo sul serio, concedendosi quello splatter che sa far sorridere, quelle situazioni estreme che sanno risultare pure comiche.


Strano ma vero, due bellissime come Allison Williams e Logan Browning (sì, quella di Dear White People) sono quasi troppo in una volta sola, così la seconda oscura la prima, tra amplessi, pazzia, girl power.
The Perfection onestamente perfetto non è, arriva troppo spesso al limite, della credibilità e della patinatura, dell'eccesso.
Ma dice la sua in un nuovo genere: quello dell'insta-movie ai tempi di Netflix. Il film che esce, tocca vertici di popolarità immediata, se ne parla per qualche giorno e poi poco altro lascia.
Almeno a me.

Voto: ☕☕½/5


9 commenti:

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    1. Presa così, come genere a sé ironico e metaforico, va anche bene.

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  2. L'ultima frontiera della trashata di classe. È un mappazzone di brutture e twist, però mi sono tanto tanto divertito!

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    1. Divertita no, ma il mappazzone è stato interessante anche se passeggero.

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  3. Un po' imbarazzante fartelo notare, ma devo dirtelo, oggi siamo usciti "vestiti uguali" con lo stesso film ;-) Esatto, tutto tranne che perfetto ma nel suo imperfetto svoltare e cambiare tra i generi (restando sempre all'interno dell'horror/thriller) ha il pregio di spostare un po' più in là il limite del mostrabile nelle produzioni Netflix, avercene di filmetti così. Cheers!

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    1. Vengo a leggerti con il mio solito ritardo!
      Le produzioni Netflix sono sempre più strane, questa fa il pari con Velvet Buzzsaw: anche lì il limite del credibile/ridicolo era molto in là.

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  4. Il suo bello è proprio quello di cambiare in corsa più volte. Per me poi sono molto meglio questi insta-movie, che non lasceranno un segno nella storia del cinema ma chissenefrega, di quei film che pretendono di restare e invece si fanno dimenticare ancora prima.
    Qualcuno ha detto Roma, giusto per restare in area Netflix? XD

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    1. Questa Roma continua ad esserti indigesta, ma il mio problema con questi insta-movie è che non hanno poi il peso di rimanere e sembrano prodotti sempre più in massa. Almeno questo non con lo stampino, glielo concedo.

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  5. Le persone possono guardare la propria vita dall'esterno e il sorriso a questo? Un altro passo buono sarebbe quello di analizzare i https://casacinema.onl filmati.

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