Azione, animazione, indipendenza.
I titoli giusti ci sono anche questo primo weekend di febbraio:
Un film sul wrestling, ancora?
E i titolisti italiani non si sono sforzati nemmeno un po' "traducendo" così The Iron Claw?
Sì, un film sui fratelli Von Erich, tra successi e tragedie, con un cast che ci si aspettava di vedere agli Oscar: Zac Efron, Jeremy Allen White, Harris Dickinson.
Ci accontentiamo del cinema.
Così, senza tanti annunci, esce un film scritto da Charlie Kaufman.
Un film di animazione, su un bambino pieno di paure, compresa quella per il buio... Finché non lo conosce.
Inutile dirlo, attesissimo.
No, non è un documentario educativo su come si fa a fare sesso.
Ma il racconto di formazione durante un'estate a Creta di tre giovani inglesi.
Sapore indie, da cercare anche fuori stagione.
Esce in sordina, un film biografico su Samuel Beckett.
Genere che non sembra più attirare come un tempo, e che qui si declina al leggero.
Forse troppo?
Ginevra Elkann torna alla regia con un film corale ambientato in una Roma caliente. Tra pornostar e gelosie, ordini restrittivi e passati deprimenti, il cast è quello delle grandi occasioni Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher.
Tutto grida Kingsman in questo film molto colorato, molto spionesco.
Compreso il cast di superstar: Henry Cavill, Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell, Bryan Cranston.
Un genere che poco mi attira, lascio spazio ai fan.
Classica commedia sociale francese, sulla malattia come momento di rinascita e confronto per un avvocato passato spesso inosservato.
Lui un urbanista venezuelano, lei una ballerina spagnola.
Decidono, con i visti e le carte in ordine, di iniziare una nuova vita in America ma verranno fermati alla dogana.
Film breve ma intenso, che stuzzica.
Nessun commento:
Posta un commento